Si sa che alcune persone soffrono di vuoti di memoria, a tal punto che c'è il rischio di dimenticarsi anche di cose molte importanti. Di dimenticarsi persino dei propri valori base e dei propri affetti più significativi. Ci sono persone che per molti anni sono state tifose della Roma, e ad un certo punto si si sono trovate a sventolare con gioia la bandiera della Lazio. Alcuni si sono dimenticati di pagare le tasse e si sono trovati con conti in Svizzera. Si fa presto a dire "Traditori, Evasori": sono semplicemente smemorati...
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Era stufo dei soliti bastoncini di pesce. |
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Non perdiamoci di vista... |
Per i nostri problemi mnemonici fino ad un certo punto ci viene in soccorso l'agenda, cartacea o digitale non importa. Ci sono anche i Post-it o la segretaria per chi può permettersela. Ma nei casi disperati abbiamo una risorsa selvaggia e tribale per ricordare chi siamo e che cosa amiamo: il tatuaggio. Il tatuaggio è un rimedio tradizionale contro la demenza senile. Imprimiamo sulla pelle il simbolo della nostra squadra per ricordarci quando esultare, il nome dell'amata per sapere quando essere gelosi, una spada per ricordarci di essere forti, un teschio per non dimenticare di far paura agli altri, ecc. Suggerisco anche di tatuare una banconota sulla mano, per ricordarci di pagare il tatuatore e chi un giorno - a costo di scarnificarrci - ci dovrà togliere il tatuaggio, E sarà quando ci tornerà la memoria e ci ricorderemo di quanto siamo stati... tatuati.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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