domenica 28 settembre 2008

Ancora brutte storie, ma è colpa della famiglia?

Notizie da tutta Italia di stragi familiari. Così i solti "equilibrati" commentatori hanno pane per il loro denti per dare addosso alla famiglia e sbatterla in prima pagina come mostro. Genitori che uccidono figli, figli che ricambiano la cortesia, coniugi che si uccidono tra di loro, nonni che per non essere da meno prima si fanno l'amante e poi assumono un killer. Sembra un film di Tarantino tratto da un incubo di Dario Argento. Ma attenzione a non sbagliare obiettivo: questi fatti non sono la famiglia, come le mele marce non sono l'albero del melo. Gli episodi di violenza all'interno delle famiglie ci fanno solo capire che l'albero deve essere curato e protetto per dare solo frutti buoni e sani. Non è certo colpa della famiglia se anni e anni di cultura della morte ha operato contro di lei una progressiva e consapevole aggressione, mettendono in dubbio l'unicità, la bontà, l'nsostituibile ruolo. Non è colpa della famigli se i politici non si sono mai ocuoati seriamente di promuoverla e sostenerla. Non è colpa della famiglia se è lasciata sola alle prese con problemi più grandi di lei. Allora gli espisodi di violenza devono solo convincerci che non solo serve l'albero, ma serve un albero forte, curato e difeso se vorremo ancora magiare frutti non avvelenati da speculatori senza scrupoli.

sabato 13 settembre 2008

Anniversario di Lucio Battisti

In questi giorni ci sono stati molti tributi in onore di Lucio Battisti per il decimo anniversario dallasua scomparsa. Cosa dire ancora che non sia stato detto? La musica è in grado di creare innumerevoli stati d'animo, può spingere una persona verso orizzonti psicologici insospettabili, può stimolare l'intelligenza e la creatività. E' un'arte difficile e sconfinata. Quando si incontra qualcuno che anche nel modesto spazio della musica leggera riesce a scrivere brani così coinvolgenti e duraturi è davvero un grande regalo che ci viene donato. Ma Battisti senza il creatore delle sue parole, l'altrettanto grande Mogol, non sarebbe mai diventato quello che è stato. Il che vuol dire che solo dalle collaborazioni generose e dall'integrazione delle qualità di persone diverse possono nascere cose di valore.

domenica 7 settembre 2008

Scusate il ritardo...

... ma ultimamente ho trascurato l'aggiornamento del blog, e non per mia volontà. Mi verrebbe voglia ora di recuperare il tempo apparentemenete perduto e di mettermi a correre per rifarmi, però non credo sia la soluzione migliore. Certe volte siamo obbligati ad accettare anche delle realtà che ci piacciono poco; i cinesi direbbero che quando arrivano i periodi ying il saggio si ritira e attende senza agire lo sviluppo degli eventi. Tutto ciò non è negativo, ma fa parte del normale alternarsi ciclico. E allora voglio fare tesoro della saggezza orientale e assecondare i tempi. Come se niente fosse, riprendo con piacere questo periodico riflettere con voi sulle cose che accadono, sempre con uno sguardo controcorrente e quando serve, impertinente.