giovedì 20 dicembre 2007

Gli "Evviva!" degli ipocriti

Tutti a congratularsi per la moratoria sulla pena di morte. Pannella, la Bonino, i radicali storici e i compagnucci vari. Tutti a brindare perchè a qulche assassino verrà risparmiato il boia. Giusto, ma i signori (e le signore) dimenticano che i primi assassini sono loro e i primi boia sono pure loro, che hanno speso una vita intera per favorire e promuovere l'aborto - milioni di bambini ammazzati grazie alla loro generosità.

Buon Natale a chi attende giustizia e verità.

mercoledì 12 dicembre 2007

Convalescenza in corso

Per motivi di salute l'aggiornamento swl blog è momentaneamente sospesp. Un saluto e ci risentiamo tra qualche giorno.
Silvio Rossi

domenica 2 dicembre 2007

Hello Dolly!

da StranaU.it riceviamo e pubblichiamo:
bye bye Dolly, gli embrioni non servono più.

Una campagna necessaria, visto lo scandaloso silenzio - solo italiano - sulla scoperta epocale resa pubblica due settimane fa.

Il 17 novembre sul Daily Telegraph Ian Wilmut, il "padre" della pecora Dolly, ha annunciato al mondo di abbandonare la ricerca sulla clonazione degli embrioni umani, quella tecnica che lui stesso aveva lanciato proprio con la sua Dolly. Wilmut ha dichiarato che per la produzione di cellule staminali embrionali umane avrebbe seguito la tecnica utilizzata da un'equipe giapponese, più promettente e meno problematica.

La notizia ha fatto scalpore: è come se Veronesi avesse detto "le terapie dell'Istituto Tumori sono tutte sbagliate, d'ora in poi seguiamo la via cinese", oppure come se Barnard, dopo dieci anni di trapianti, avesse dichiarato: "i trapianti non servono, sono sufficienti le terapie farmacologiche". Voi cosa avreste pensato? Che c'era qualcosa di vero e talmente evidente da dover dare credito a Wilmut.

E infatti dopo qualche giorno, su due diverse riviste scientifiche - Cell e Science - due differenti gruppi di scienziati hanno dichiarato di essere riusciti a ricavare cellule pluripotenti indotte (iPS, induced Pluripotent Stem Cell), cioè molto simili a quelle embrionali, facendo "ringiovanire" cellule della pelle, con una manipolazione genetica.

Viene quindi a mancare il motivo di creare embrioni umani clonati - copie di individui già nati - con la tecnica che ha fatto nascere Dolly, embrioni cioè che servivano per creare linee di cellule staminali embrionali con patrimonio genetico di un individuo già nato. Sia chiaro: finora con quella tecnica non si è riusciti a creare neanche una cellula staminale embrionale umana, ma questo fatto è stato accuratamente censurato da tanti cosiddetti illustri scienziati, anche di casa nostra.

Non solo: non servono più neanche gli embrioni umani per la ricerca, in generale, anche con patrimonio genetico qualsiasi, grazie alla nuova tecnica. Quindi viene a cadere il problema dei cosiddetti "embrioni sovrannumerari", della "donazione" di qualsiasi embrione alla ricerca. Non servono più, perchè la nuova tecnica, anche se da mettere ancora a punto per un suo utilizzo routinario, è già sufficientemente sviluppata da far capire che potrà essere applicata.

Sarebbe saggio quindi sospendere la distruzione degli embrioni umani, per alcuni anni - una moratoria, insomma - in attesa del perfezionamento della nuova tecnica. Nel frattempo la ricerca sulle staminali embrionali umane - che comunque finora non ha prodotto nessun protocollo terapeutico sull'uomo, neppure a livello sperimentale - potrebbe continuare utilizzando le linee cellulari già esistenti.

E' quanto ha proposto Avvenire, con un editoriale di Eugenia Roccella:
http://www.stranau.it/news/news_0712/moratoria.htm

In parlamento è stata presentata una mozione per la moratoria sulla distruzione degli embrioni (sia al Senato che alla Camera):
http://www.mascellaro.it/web/index.php?page=articolo&CodAmb=1&CodArt=17761

Ma anche associazioni di base (a partire da Scienza & Vita: http://www.scienzaevita.org, e poi il Forum delle Famiglie e l'Officina 2007 di Savino Pezzotta ) e singoli cittadini si stanno mobilitando, raccogliendo firme ed adesioni di singoli, enti, associazioni, movimenti e gruppi alla moratoria della distruzione degli embrioni umani. Dobbiamo sostenere l'iniziativa dei parlamentari - sia della maggioranza che dell'opposizione - che intanto sta arrivando al Parlamento Europeo.

E' semplice: basta scrivere ad Avvenire: lettere@avvenire.it , dichiarando di aderire alla richiesta di moratoria per la distruzione degli embrioni umani. Si possono anche raccogliere firme e spedirle via fax alla redazione del quotidiano (06 68823209), o per posta: redazione Avvenire, P.zza Carbonari 3, 20125 Milano.

Fate girare questa mail, diffondete, aderite e fate aderire: bye bye Dolly, gli embrioni non servono più.