martedì 20 febbraio 2018

TRASLOCO!




Eccoci, è arrivato il gran giorno, da oggi 20 febbraio 2018 il blog si trasforma...
Da oggi infatti, come già preannunciato, ci sono novità riguardanti SpennateVive e il sito Psykenet. Le due realtà si assemblano insieme per  dar vita all'unico sito WWW.PSICOLOGIALIBERA.IT

Il sito raggrupperà il meglio di Psykenet e ospiterà al suo interno il blog. Un sito leggero e agile, facilmente leggibile, ma pieno di contenuti.  Mi auguro vi piaccia, fatemi conoscere la vostra opinione. Da oggi quindi ci vedremo a questo indirizzo

Benvenuti nella vostra nuova casa!

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

Unicef, parcheggio per pedofili?

La notizia è questa: decine e decine di operatori di Ong, tra loro anche dipendenti di cosine tipo Save the Children e Medici senza frontiere, sono indagati e accusati  di abusi sui bambini. Robetta da niente. Tra l'altro, nell'allegro via vai dell'Europa che tanto piace alla Bonino (la pluri-abortista), l'ex consulente dell'Unicef e implementatore della "Convenzione dei diritti dei bambini" Peter Newell è stato condannato a più di 6 anni di carcere per pedofilia. Come ci riferisce la Bussola Quotidiana: "Il professor Andrew MacLeod, ex direttore del Centro di coordinamento delle emergenze delle Nazioni Unite, ha infatti dichiarato al The Sun che “lo stupro di bambini è stato inavvertitamente finanziato in parte dai contribuenti del Regno Unito” (sono 60 mila i casi di abuso riportati negli ultimi dieci anni e commessi da circa 3.300 pedofili operanti nel settore). Infatti ci sarebbero “decine di migliaia di operatori con tendenze pedofile in giro per il mondo, ma se indossi la maglietta dell’Unicef nessuno ti chiede conto del tuo operato”. E ancora, il problema è “radicato e diffuso in tutto il mondo degli aiuti umanitari”.Nella Convenzione sopra citata troviamo, sempre dalla Bussola:Art 14: “Gli Stati parti rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione”; Art 16. “Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata...". Articoli grazie ai quali il Canada l’anno scorso ha approvato una norma per cui i bambini hanno diritti religiosi e sessuali che la famiglia non può contrastare senza essere denunciata; Art. 24: “Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici…Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi”. Articolo grazie a cui i genitori che si opponessero, ad esempio, a trattamenti per il cambiamento del sesso del figlio possono perdere la patria potestà o non essere ammessi alle pratiche di adozione. L’art 24 prosegue poi con una dichiarazione usata per giustificare l’educazione sessuale precoce: “Gli Stati parti si sforzano di garantire l’attuazione integrale del summenzionato diritto ed in particolare, adottano ogni adeguato provvedimento per sviluppare…i servizi in materia di pianificazione familiare”.
Nel documento redatto dal pedofilo Newell si parlava anche di necessità “di ridurre l’età legale del consenso delle relazioni omosessuali”.

Sintetizzando: L'Europa è sacra e le istituzioni europee incarnano la verità. Ben inseriti in molte di queste istituzioni ci sono molti pervertiti. I pervertiti fanno documenti su cui i singoli stati costruiscono le loro leggi. Ergo, abbiamo leggi nazionali perverse che vengono applicate nelle nostre scuole. Alla faccia della libertà educativa delle famiglie. Genitori, forse è i caso di corazzare i figli educandoli bene, prima di farli andare nel mondo. Consiglio: educarli bene non vuol dire insegnargli la paura o renderli paranoici, vuol dire formare la loro coscienza insegnandogli cos'è il bene e cos'è il male.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

sabato 17 febbraio 2018

News!

Ho scritto poco in questi ultimi tempi, ma spero mi perdonerete. In effetti ho avuto parecchio da fare. L'uscita del libro "I Signori dell'Anello" (libro mio, non di Tolkien!) mi ha preso molto, inoltre ho organizzato per il 3 marzo una no-stop dedicata al Signore degli Anelli (l'Opera di Tolkien, non la mia!) per ragazzi. In tutto questo marasma sto anche rifacendo il sito e il blog, che tra qualche giorno saranno assemblati insieme e messi on line, con nome nuovo e grafica nuova. Insomma, spero di essere giustificato. Per il momento vi regalo di anteprima il nuovo logo del sito...




...Ma al di là di tutto questo c'è qualcosa di ancora più importante. Il 4 marzo saremo chiamati a esercitare il nostro diritto di elettori. Come cittadino sono stufo di promesse mai mantenute, di chiacchiere prive di ogni contenuto sia da destra che sinistra, di ipocrise e ladrocini, di nostri rappresentanti (sulla carta) che in realtà sono solo a servizio dei poteri forti. E come cittadino e psicologo sono schifato del fatto che nel pieno inverno demografico, cioè in un periodo che ha toccato livelli record di denatalità, con un paese che invecchia e muore, invece di promuovere la famiglia e le nascite, i nostri guitti del circo istituzionale continuano a soddisfare le pretese omosessuali, a preoccuparsi degli immigrati (molti dei quali giovani, robusti, pasciuti e con i soldi per pagarsi carissimi viaggi dai loro paesi), delle Ong che speculano sulle vite - e sui corpi, sembra - degli immigrati, e continuano a sostenere la cultura della morte, finanziando e promuovendo aborto, eutanasia, contracccezione e pillole abortive sulla pelle e sull'anima delle ragazzine.

Ecco perchè in coscienza io non voterò scheda bianca, nè gli darò la soddisfazione di astenermi dal voto. Voterò l'unico partito che a partire dal nome si è impegnato a favorire la famiglia, a promuovere politiche familiari, a difendere la vita. E lo voterò perchè conosco diversi di loro, so che sono persone serie, oneste e determinate. E lo voterò perchè molti di loro stanno pagando in prima persona subendo calunnie, minacce e violenze perchè dicono la verità e fanno paura. Qui non farò il nome di questo popolo, più che partito, per ragioni di deontologia professionale, ma invito tutti gli amici e chi mi conosce a prendere sul serio questo raro momento in cui abbiamo ancora la possibilità di esprimere il diritto di voto. Non regalate la vostra preferenza a parassiti e servi che ne farebbero carta straccia, date un significato alla vostra croce.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

giovedì 11 gennaio 2018

Psicologia, scienza moderna? No, più antica della medicina.

Spesso (anche nei corsi universitari) si sente dire che la psicologia è una scienza moderna, che nasce nell'800 con il laboratorio sperimentale di Wundt a Lipsia e poi con Freud per quanto riguarda la psicoterapia. 
Falso. 
Tommaso d'Aquino
In realtà, dal 1500 avanti Crist, in Grecia, l'interesse verso la conoscenza e soprattutto verso i modi di facilitare lo sviluppo armonico della personalità con un intento di capire come raggiungere l'equilibrio complessivo di anima e corpo  e la conseguente felicità, fu al centro delle riflessioni si grandi uomini: Socrate, poi il discepolo Platone, poi Aristotele. Questa linea fu successivamente ripresa e integrata alla luce della Rivelazione da giganti come Sant'Agostino e San Tommaso. Proseguì poi per secoli.Ma fu successivamente dimenticata, quando la cosiddetta "modernità" illuminista cercò di  dare il benservito alla civiltà o
ccidentale con il contributo di filosofie del pessimismo, del materialismo, della negazione dell'essere. Così la psicologia diventò pura osservazione dei meccanismi mentali astratti dalla globalità della persona, o lo studio deterministico del comportamento, o l'esplorazione delle pulsioni a cui lasciar campo libero, in totale spregio dell'unità dell'uomo, della sua libertà, del senso del suo esistere.
Oggi solo pochi orientamenti e pochi autori si sforzano di riproporre una Psicologia  etica (nel senso greco di scienza del carattere e di come realizzarlo al meglio), ma questa è l'unica strada percorribile per recuperare il senso di una disciplina che è nata per servire l'esigenza di uno sviluppo integrale dell'essere umano.
Per approfondire:
Martin Achavarria, "Da Aristotele a Freud", 
D'Ettoris Editore.

 «In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)