domenica 29 marzo 2009

Certo giornalismo spiegato con una favola


Il Direttore di XY, chiama il Giornalista: "Amici mi chiedono di creare qualche difficoltà al Signor Rossi e al Signor Bianchi, trova il sistema". Il Signor Rossi, una mattina apre la porta e si trova davanti la faccia un microfono: "Salve, sono del giornale XY, qual'è la sua opinione sullo scandalo che riguarda il Signor Bianchi?". Rossi, ingenuo, chiede:"Quale scandalo?". Il giornalista: "Voci affermano che il Signor Bianchi si metta le dita nel naso durante le riunioni sindacali, lei che ne pensa?". Rossi: "Non sapevo nulla di questo, ma forse sono solo voci". Il giorno dopo titolone di XY in prima pagina: "Esclusivo, Rossi dichiara: - Ero all'oscuro di tutto, ma il comportamento di Bianchi al sindacato mi stupisce...-" Successivamente lo stesso Giornalista va da Bianchi: "Lei come si difende dalle allusioni di Rossi circa lo scandalo che lo vede coinvolto al sindacato?". Il giorno dopo titolone di XY: "Bianchi si difende attaccando: -Io durante le riunioni sindacali dormo, e comunque Rossi non si lava le ascelle- ". Dichiarazione dopo dichiarazione la polemica s'infiamma e alla fine di tutto Rossi e Bianchi si sono distrutti a vicenda, il sindacato li ha boicottati e la loro immagine pubblica è sputtanata per parecchio tempo a venire. Nel frattempo avviene quanto segue: il Giornalista ha ricevuto una congrua mancia sottobanco e qualche comparsata televisiva; il Direttore ha utilizzato la riconoscenza dei salotti buoni per piccoli favori di cui è poco elegante parlare in questa sede, il Politico di turno ha proposto di: 1. Installare telecamere puntate sui nasi in nome della tolleranza zero; 2. Istituire una task force sul fenomeno delle caccole; 3. Affidare ad un Osservatorio la redazione di linee guida sulla depilazione del naso; 4. Creare un' Autority per coordinare gli interventi in materia di ascelle puzzolenti, affidandola ad uno specialista al di sopra delle parti, l'estetista Deborah, casualmente amante del Politico.
"Ogni riferimento a eventuali fatti o persone è del tutto casuale, e comunque, per quanto riguarda le voci sui signori Bianchi e Rossi ci rimettiamo assolutamente al lavoro della Magistratura" La Redazione

martedì 17 marzo 2009

Anche i cani sbranano

A distanza di due giorni alcuni cani hanno aggredito a Modica un'altra persona, in questo caso una turista tedesca. La turista forse si salverà, il bambino assalito in precedenza è invece morto. Verrebbe da dire che anche i cani qualche volta sono feroci come gli uomini. Ma i cani, non avendo la libertà di scelta, non sono responsabili delle loro azioni. Se sono addestrati bene e trattati con intelligenza e amore generalmente crescono senza produrre troppi danni, in caso contrario ecco quello che succede. Con gli uomini invece non basta. L'addestramento e l'amore non possono fare tutto. Per fare di un selvaggio (tale è l'uomo quando viene al mondo) un Uomo ci vuole l'educazione, ovvero un processo di raffinazione progressiva per insegnare sapientemente l'uso della libertà. In altre parole, il cane fa quello che viene indotto a fare, l'uomo può - se adeguatamente formato - essere un vero artefice del suo destino. Per riuscirci però ci vuole una famiglia saggia che sia un modello vivente di libertà. E la libertà, come già detto tante volte, non è fare quello che ci pare, ma perseguire il bene, di scelta in scelta.