Si, tutto si può dire, non abbiamo limiti alla nostra espressione, purchè si tenga conto però di due condizioni. La prima, legata alla forma, è semplicemente la buona educazione. Non bisogna mai, anche nell'infuriare della battaglia polemica, dimenticare che la persona che abbiamo davanti è una persona, appunto, e quindi merita di essere trattata sempre con il rispetto dovuto, pur nella violenza delle argomentazioni. L'altra condizione è quella dell'intenzione che deve ispirare il nostro parlare. Quando comuichiamo, diamoci l'obiettivo di dire sempre qualcosa che sia per bene per l'altro, altrimenti taciamo. Questo non significa dire cose che piacciono sempre: se ci vuole un rimprovero rimproveriamo pure, però con il dovuto modo e sempre spinti dalla ricerca del bene.
Ricordiamoci di parlare con buona educazione e cercando il miglioramento dell'altro, bastano queste accortezze e saremo liberi di esprimerci come voglia
mo, sicuri di esere sempre accolti con stima e gratitudine.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
Nessun commento:
Posta un commento