Alcune persone non hanno le idee chiare in proposito, ma la faccenda non è poi tanto complicata. Lo Psichiatra è un medico, specializzato in Psichiatria, lo Psicologo è laureato in Psicologia. Il che vuol dire che lo psichiatra cura le malattie mentali, e le cura con gli psicofarmaci, a meno che non sia anche specializzato in psicoterapia; lo psicologo, invece, tratta i disturbi della vita psichica del paziente (pensieri, emozioni, comportamenti, ecc.), utilizzando diversi strumenti clinici (o psicoterapeutici se ne ha la specializzazione), e senza fare uso di psicofarmaci.
Ci sono alcuni casi, ad esempio la schizofrenia, quasi del tutto di competenza dello psichiatra, ci sono casi, ad esempio i problemi di coppia, del tutto di competenza dello psicologo. Ci sono casi in cui potrebbe servire più l'uno o più l'altro a seconda della maggiore preponderanza del fattore "Malattia mentale" o del fattore "Disturbo del comportamento".
Alcune volte è utile la collaborazione di tutt'e due le figure: un supporto farmacologico più un buon trattamento psicologico o psicoterapeutico. L'importante è giudicare con equilibrio e correttezza: E' inutile curare con psicofarmaci situazioni di ansia o panico se agevolmente sono affrontabili senza, come è dannoso utilizzare solo gli strumenti psicologici quando ci si trova di fronte a situazioni di disagio con certe caratterizzazioni.
A chi spetta la decisione? Ti offriamo una piccola Psykoguida per orientarti, prelevabile da questa pagina. Poi, in prima battuta ci si può rivolgere sia sia ad una figura che all'altra. La cosa importante è che sia un professionista serio, in grado di dare un consiglio spassionato, a prescindere dagli interessi di casta. Ci sono validissimi psichiatri che spesso inviano pazienti a noi psicologi, come anche validi psicologi che chiedono un intervento di tipo psichiatrico. La collaborazione è sempre necessaria e proficua, per il bene del paziente e per la crescita professionale.
05/02/2013 Tutti i diritti riservati: Silvio Rossi - Roma
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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