Bene, la prima sezione civile della Cassazione, presieduta da Maria Gabriella Luccioli, ha emesso una sentenza curiosa, che permette a una madre lesbica, convivente con un'altra donna, di avere l'affidamento esclusivo della bambina nata da un precedente matrimonio. In quanto "Alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza", ma solo "il mero pregiudizio che sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale". In altre parole, dire che un bambino cresce male se è allevato da una coppia di omosessuali invece che da un padre e una madre è un pregiudizio non sostenuto dalla scienza.
Ora, bisognerebbe dire alla prima sezione civile della Cassazione, presieduta da ecc. ecc. che se ha tanto a cuore la scienza, allora dovrebbe ricordare che la scienza non ha mai dimostrato sperimentalmente nemmeno che se un adulto bacia un bambino in bocca o lo tocca nelle parti intime questo bambino crescerà male. Però lo dicono il buon senso, le osservazioni empiriche e l'esperienza clinica. E se la Dottoressa ecc. ecc. è coerente col suo principio, perchè non si schiera allora a favore della pedofilia?
La scienza, cara prima sezione civile della Cassazione, presieduta da ecc. ecc., non sempre può dimostrare tutto con provette e alambicchi, ma ci sono cose che sono vere anche senza essere supportate da equazioni scientifiche, e d'altronde se la giustizia dovesse giudicare solo in base ai dati della scienza credo che non andremmo molto lontano.
Comunque, cara prima sezione civile della Cassazione, presieduta da ... se proprio necessita di supporti autorevoli per emettere i suoi giudizi, tenga presente l'autorevole parere di Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps): "Studi scientifici importanti ci dicono che il bambino che cresce con una coppia omosessuale è ad alto rischio di problemi psicosomatici, neuropsichiatrici e di depressione, senza contare la confusione nell'orientamento sessuale". Oltre che quella della filosofa femminista Sylviane Agacinski, moglie dell'ex premier socialista francese Lionel Jospin, e quella del gran rabbino Bernheim, che con un documento di 25 pagine nel quale rovescia ad uno ad uno gli argomenti a sostegno dei matrimoni omosessuali e delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. E poi ancora il parere dell'intellettuale non credente Ernesto Galli della Loggia, che sul "Corriere della Sera" del 30 dicembre ha riproposto gli argomenti del gran rabbino, ha scritto di condividerli in pieno, auspicando di discuterne senza più sottostare all'imperante conformismo a favore dei matrimoni gay. E, dopo di lui, il 2 gennaio, sempre sul "Corriere della Sera", il parere della famosa psicoanalista, Silvia Vegetti Finzi, che si è schierata contro le adozioni di bambini da parte di coppie dello stesso sesso. E ancora, l'opinione di diversi intellettuali marxisti: il filosofo Pietro Barcellona, il teorico dell'operaismo Mario Tronti, lo scienziato della politica Giuseppe Vacca, il sociologo Paolo Sorbi, tutti concordi contro l'adozione da parte di omosessuali.
Però, bambini, se un giorno dovesse allontanarsi un vostro genitore e ve lo sostituissero con uno di sesso uguale a quello che resta, non ricorrete a questi sciocchi allarmisti, la Cassazione ha stabilito che voi non soffrirete. E da grandi non venite nemmeno a rompere le scatole da noi psicoterapeuti, non è stato un trauma, era solo un pregiudizio.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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