A Palermo genitori "distratti" lasciano sul tavolo della cocaina e il bambino di diciotto mesi finisce all'ospedale. Casualmente sul bambino si scoprono anche delle ustioni, ma si sa, cosa si può pretendere da due drogati, che oltre a dover procacciarsi la coca, lavoro faticoso e impegnativo, devono pure badare a dei figli?
Tra parentesi, in questi ultimi giorni ci sono stati diversi episodi di guidatori "distratti", che hanno investito passanti e sono scappati. Forse erano impegnati a correre dal loro spacciatore di fiducia per rimediare roba, se nemmeno i passanti riescono a capire la loro urgenza!
La nostra società è intollerante con la categoria dei drogati. Eppure questi cittadini hanno dei carichi di responsabilità enormi: devono procurarsi i soldi per la droga e con l'aria di crisi che c'è in giro non è mica facile; devono nascondersi come topi per non farsi scoprire da: (nell'ordine) genitori, fratelli, mariti, mogli, figli, datori di lavoro, colleghi, poliziotti, vicini di casa, loro stessi; devono svegliarsi la mattina e addirittura alzarsi dal letto; devono proteggersi la salute - o almeno far finta di farlo; devono pure sforzarsi di andare in comunità di tanto in tanto. E' una vergogna. Occorrerebbe una battaglia di civiltà per aiutare i cocainomani, i cannaroli, gli eroinomani, gli alcolisti, a vivere in un mondo a misura di tossico: droga libera e gratis, nessuna responsabilità, impunità garantita. Ma purtroppo non viviamo in un paese civile.
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