venerdì 30 aprile 2010

Neri come il petrolio

Chilometri e chilometri di coste americane sono in pericolo, una quantità spropositata di petrolio si è riversata in mare da una piattaforma di trivellazione, e in queste ore sta raggiugendo la terraferma.

Ovviamente è la notizia del giorno. Le cose grandi impressionano sempre. Io, in genere, sono più colpito da quelle piccole, talvolta minuscole. Come per esempio, la notizia dei primi uccelli cosparsi dal petrolio, notizia che alcune agenzie stanno riportando.

Così la memoria va a quel famoso cormorano, intriso di petrolio, la cui foto fece il gioro del mondo, durante la prima guerra del Golfo (1990) testimonial della cattiveria di Saddam Hussein. Poi abbiamo saputo che in Iraq non sono mai esistiti Cormorani e che il video del cormorano era immagine di repertorio di un disastro petrolifero di un paio di anni prima avvenuto in Patagonia. La memoria corre, più veloce del petrolio, e la malizia pure. Speriamo che questo incidente sia presto contenuto e che i danni peggiori possano essere evitati. E speriamo pure che stavolta nessuno manipoli questa vicenda per dividere il mondo in buoni e cattivi.

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