domenica 25 giugno 2017

L'irrazionale paura dei Nuovi Inquisitori

Come si può capire da questo articolo, il Potere che controlla i gruppi  gay, trans e compagnia bella sta cercando sempre più di mettere il bavaglio ad ogni forma di pensiero libero e indipendente. Utilizzando qualsiasi mezzo e capacità di influenza si lancia in querele, sanzioni, minacce più o meno velate, con lo scopo di impedire che chi sostiene opinioni diverse dalle loro possa continuare ad espirmersi. Insomma una Nuova Inquisizione Arcobaleno, che però, a differenza della originale Inquisizione che quanto meno agiva in maniera dichiarata per tutelare la Religione, questi tribunali odierni non vogliono tutelare nulla (visto che di tutele ne hanno già da vendere, anzi da Vendola), ma vogliono semplicemente annientare chi non la pensa come loro. Sembra quasi un odio isterico verso chiunque manifesti la possibilità di un pensiero alternativo.
Questo fenomeno curioso spinge ad una considerazione chi si occupa di psicologia. Mi spiego: Se un individuo è convinto che il proprio modo di vivere sia giusto, e in effetti la società gli consente ampiamente di vivere senza difficoltà, che motivo ha di denunciare e portare davanti al tribunale altre persone che pensano sia  meglio vivere in un altro modo? Nessuno. Può continuare ad agire come meglio crede e infischiarsene delle critiche, visto che anche lui ha la libertà di critica verso quegli altri. Si chiama pluralismo, democrazia, rispetto delle opinioni, società senza conflitti.  Invece, stranamente, questi gruppi LGBT... ecc ecc. non solo hanno deciso che vogliono vivere a modo loro, ma pretendono anche di modificare l'ordine sociale da sempre basato sullla famiglia volendo ottenere ciò che è prerogativa della famiglia, i figli, volendo aprire i bambini alla loro ideologia gender convincendoli che il loro punto di vista è giusto, volendo infine imbavagliare e silenziare tutti gli altri (che tra l'altro sono la maggioranza). Allora, qui il sospetto è legittimo. Il sospetto è che ciò che sostiene le azioni di questi signori non sia la difesa dei loro diritti, ma la reazione alla paura. Questi gruppi gay, lesbiche trans e chi più ne ha più ne metta, sono terrorizzati dalla possibilità che esista qualcuno che dica che il loro modo di vivere è sbagliato. Hanno il panico da critica, quindi inconsciamente desiderano la distruzione, l'annientamento, la soppressione completa di chiunque non la pensi come loro. 

Certo, la mia è un'ipotesi, che avrebbe bisogno di verifiche e approfondimenti, ma è l'unica spiegazione sensata che trovo al profondo rancore che questi cittadini dimostrano verso chiunque dica qualcosa di diverso alla loro sbandierata "diversità".

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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