E' un periodo in cui non si fa altro che parlare di misericordia, soprattutto in ambito ecclesiale. Ma a volte abbiamo l'impressione che la misericordia venga ridotta ad un buonismo politicamente corretto, cioè al rifiuto di distinguere il bene dal male, ad un atteggiamento indifferenziato di scusare ogni cosa senza fare nemmeno lo sforzo di capire che cosa stiamo scusando.
Molti accettano tutto senza fare lo sforzo di evidenziare il male che stanno accettando. Facendo così si sentono misericordiosi, e sentendosi misericordiosi si sentono a loro volta perdonati prima ancora di conoscere il loro errore.
La misericordia si può ammalare di buonismo tutte le volte che manca di verità. E verità è ciò che è. Se un genitore perdona un figlio "a prescindere", a prescindere cioè da
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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