domenica 5 maggio 2013

L'ipocrisia dei potenti che si fanno passare per vittime

 Non si può non ritornare sulla questione dei gay. Ovvero di coloro che continuano a a fare la parte dei perseguitati, degli umiliati, dei reietti, e invece sono quelli che fanno il buono e il cattivo tempo, utilizzando un tale potere da decidere  il destino e la condanna di chi gli pare.
L'ultimo esempio è la Biancofiore, fatta fuori dalle pari opportunità perchè critica verso alcuni atteggiamenti omosessuali (vedi).
Qui un'altra bella rassegna documentata.

Ecco le vittime dell'omofobia...
Insomma, oggi i gay detengono un potere enorme, e quando appiccicano l'etichetta di omofobo a qualcuno, è come quando negli anni settanta venivi accusato di fascismo, il minimo che potevi aspettarti era di trovarti le gomme squarciate, e magari eri solo un professore che si era dimostrato severo verso gli studenti che scioperavano. Oggi non ti squarciano le gomme, ti squarciano la carriera e la dignità,e magari ti portano davanti ai tribunali. Eppure, nonostante questo, c'è la profonda e sfacciata ipocrisia di chi comanda e fa la vittima, di chi stigmatizza e si fa passare da oppresso, di chi sta ai vertici del potere e continua a pretendere attenzione e considerazione. Eppure non sembra proprio che il mondo si possa dividere tra buoni (i gay) e i cattivi (gli altri), viste almeno le ultime notizie di cronaca, tipo il vicepresidente inglese dei Comuni , gay dichiarato, arrestato per stupro di due ragazzi (vedi).


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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