domenica 14 giugno 2009

Liberi sì, liberi no, ti libero quando mi pare

In America, un tredicene affetto da tumore, Daniel Hauser, è scappato con la madre perchè non si voleva più sottoporre alla chemioterapia, ma aveva deciso di curarsi con metodi alternativi e naturali. E' stato ripreso ed è stato costretto a rinnegare pubblicamente la sua scelta. L'hanno obbligato con la forza, sotto sorveglianza della polizia, a subire la cura che non voleva (e la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare). Questo perchè a tredici anni non è in grado di decidere liberamente.

Applausi.

Però quando in molti paesi permettono a ragazzine altrettanto piccole di abortire senza nemmeno informare i genitori nessuno ha qualcosa da dire.
Però quando qualcuno vuole morire con l'eutanasia perchè rifiuta le cure, anche se non è in grado di intendere e di volere, solo perchè qualcun altro racconta che forse anni prima aveva borbottato qualcosa in proposito nessuno ha qualcosa da dire.

Morale, la libertà è importante, ma ancor più importante è assecondare le multinazionali del farmaco.




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