Chiunque provenga da una famiglia sofferente (perchè divisa, mescolata, conflittuale, innaturale...) porta in sè sofferenza e disagio. Qualcuno riusce a venirne fuori a prezzo di grandi sforzi, altri no, ma tutti soffrono. Certi non se ne accorgono nemmeno.
Voler curare la persona trascurando la famiglia è un'ingenuità imperdonabile. Parlare di famiglia dimenticando la realtà concreta delle persone in carne e ossa è solo accademia.
Lo psicologo che vuole svolgere il suo mestiere in modo efficace deve sempre mettere la persona in primo piano e la sua famiglia sullo sfondo. tenerle sempre interconnesse nello svolgimento del suo lavoro, dire parole di realtà per poter sostenere la ricerca di chiarezza del paziente.
Uno psicologo che equipara ogni forma di convivenza dovrebbe riflettere bene sulla sua rsponsabilità terapeutica.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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