martedì 29 dicembre 2015

Maestro

 I piccoli tendono ad imitare i grandi, i figli tendono ad imitare i genitori. Attenzione: imitare, non necessariamente ascoltare e imparare dalle prediche. Capita infatti che i figli siano lo specchio della verità vissuta dai genitori e non della verità da loro insegnata. Questo capita quando i genitori dicono una cosa ma ne praticano un'altra, allora ciò che passa sono il comportamento e gli atteggiamenti reali, certamente non le parole, a cui per primi si disubbidisce.
Così i figli diventano lo specchio dell'incoerenza dei genitori, mostrano l'ambiguità di chi predica bene e razzola male. Educatore infatti, lo si è prima di tutto verso se stessi e poi verso gli altri. Gli altri ubbidiscono a ciò che siamo non a ciò che diciamo. In qualche modo tutti i progetti pedagogici e formativi non servono a nulla se chi li mette in pratica non è innanzitutto una persona credibile e coerente. Fanno ridere quelli che pretendono disciplina e impegno e poi loro per primi non tollerano la minima rinuncia ai loro capricci. Per questo è difficile, ma anche bello essere educatori, perchè costringe a continue revisioni di vita e a "conversioni" cioè a cambiare strada quando necessario.

In onore di Padre Genesio, maestro per poco e per sempre


L'educazione la fanno i maestri e non si diventa maestri per diritto di laurea o di genitorialità, ma solo perchè qualcuno guardandoti negli occhi ti ha riconosciuto.
  




«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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