martedì 22 settembre 2015

Immigrazione? Autoannientamento!


 La situazione è questa: più o meno volontariamente l'Occidente è stato reso un deserto. Attraverso un uso sistematico di leggi, propaganda e politiche commerciali la famiglia è stata messa sotto attacco prima, poi sotto ricatto, poi sotto scacco.
I passaggi sono stati questi:

1. Convincerci che la famiglia era un sistema autoritario e quindi andava contestata.(Anni '60 e ribellione giovanile)
2. Convincerci che la famiglia poteva essere tradita e abbandonata (Legislazione sul divorzio)
3. Convincerci che la famiglia poteva sopprimere la vita (Legislazione sull'aborto)
4. Convincerci che ci sono tanti tipi di famiglia (Teorie del Gender Prima Fase)
5. Convincerci che ognuno può fare ed addirittura essere quello che gli pare, senza bisogno di famiglia (Teoria del Gender Seconda Fase, uteri in affitto).
6. Convincerci che tutto è permesso (prossime tappe: Eutanasia e Pedofilia).

Il risultato di questa progressione letale è stata ovviamente la morte dell''Europa, un continente senza bambini, brulicante di ex-uomini, rimbombante di Super-donne, il tutto senza la difesa sociale, affettiva e psicologica della famiglia. Ormai l'Europa vive solo di slogan e di ricordi del suo passato glorioso, ma non ha più nulla da proporre e da difendere. Ha tagliato il ramo su cui si reggeva. Ha rinnegato la Chiesa che è stata l'anima del suo trionfo storico, ha rinnegato la famiglia che ne è stata la cellula vitale.

In questo panorama  è logico che i popoli stranieri bussino alle nostre porte. Saranno poveri, saranno provati dalle guerre (armate dai poteri forti americani...), ma sono umanamente sani, religiosamente forti, coesi e numerosi. Vedono il nostro contintente completamente allo sbando, governato da esseri ridicoli che obbediscono a poteri schiaccianti, quindi pretendono di entrare e prendere il nostro posto. Noi ce lo meritiamo. Abbiamo accettato  come ottusi somari le carote avvelenate che ci venivano proposte, e ora la nostra terra, privata di ogni sostanza e di ogni difesa è alla mercè di etnie fresche e vitali pronte a succederci. E' un processo che richiederà ancora qualche tempo, ma "'l'Homo Europaeus" sarà presto minoranza se non del tutto estinto.
Un panorama desolante? E' il panorama prossimo venturo, facciamocene una ragione. Se qualcosa ancora si può fare è far sì che quelle piccole sane realtà che resistono alla Decadenza, quelle famiglie unite e ancora piene di valori e quindi di valore, quelle luci che ancora brillano nell'oscurità che sta inghiottendo l'Occidente, siano lo scrigno di quel patrimonio culturale e ideale che ha fatto la storia, siano il reliquiario di semi che dovranno essere gettati nella terra desertificata per portare nuovi frutti in futuro. Quindi ora la parola d'ordine è "Resistenza", ma non quella ridicola nella bocca di politici, demagoghi e partigiani d'accatto, ma la resistenza sui propri valori e principi, sopportando il disadattamento, il rifiuto, l'emarginazione da parte di una società che fa la voce grossa, ma ormai dal suo letto di morte.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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