Il risultato dello studio è questo (come riportato da un resoconto del Corriere della Sera):
I bambini figli di genitori con un passato omosessuale, da adulti pensano di più al suicidio (dodici per cento contro il 5 per cento dei figli di coppie regolari), sono più propensi al tradimento (40 per cento contro il 13 per cento), sono più spesso disoccupati (28 per cento contro l’8 per cento) e in una percentuale superiore (19 per cento contro l’8 per cento) sono in terapia psicologica. Inoltre nel 40 per cento dei casi hanno contratto una patologia trasmissibile sessualmente (contro l’8 per cento dei figli di coppie normali). Pare infine che siano genericamente meno sani, più poveri e più inclini al fumo e alla criminalità.
Ovviamente uno studio come questo andrebbe approfondito e confrontato con un'analisi più dettagliata dei casi esaminati, sopratutto da un punto di vista psicosociale. Non appare legittimo, infatti, utilizzare questi dati per lanciarsi in dibattiti idologici e pretestuosi. Sembra pure altrettanto ideologico e pretestuoso chiudere gli occhi di fronte a dati scientifici di questa portata. Sarà compito degli studiosi seri, e non dei portavoce dei vari orientamenti, far proseguire le indagini su un tema così importante per la salute dei giovani.
A noi preme sottolineare - comunque la si pensi - che indipendentemente dalle diverse scelte private, lo Stato debba sempre e con decisione promuovere, difendere, sostenere l'istituto familiare tutelato dalla Costituzione, perchè nella scelta entusiasmante e coraggiosa di un uomo e una donna che decidono di costruire una famiglia, c'è la ricchezza della società e il futuro stesso del paese.
Il bello della verità è che è vera
Nessun commento:
Posta un commento