Il mai abbastanza lodato Chesterton diceva:
"Quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede più a niente. Crede a tutto".
La fede religiosa fa parte della vita umana. Per fede intendo il possedere un sistema religioso che dia un senso all'esistenza, che orienti le scelte della vita, che rispetti e fornisca significato alla libertà umana. Questo sistema religioso deve avere delle caratteristiche: non deve essere in contrasto con la retta ragione umana, bensì integrarsi con essa, illuminandola dove non riesce a proseguire nella ricerca della verità; non deve avere caratteristiche di superstizione; deve avere una coerenza interna dal punto di vista dei contenuti da credere e condurre ad una coerenza nelle manifestazioni esterne; deve promuovere la libertà umana; le persone che lo vivono pienamente si realizzano in esso e migliorano la loro qualità di vita.
Gilbert Keith Chesterton |
In tutto questo bailamme, i semplici fedeli, cioè coloro che si attengono al Vangelo e all'insegnamento del Magistero accolto in tutta la sua radicalità, che praticano uno stile religioso sobrio e senza eccessi, sembrano in estinzione.
Questa situazione estremamente confusa, tipica dell'attuale società liquida, ha un solo elemento comune, il rifiuto e l'ostilità, a volte silenziosa, a volte molto aperta, verso la Chiesa istituzionale, vista - per diversi e complessi motivi - come una struttura di potere incoerente, anacronistica e impositiva. Da un certo punto di vista essa ha le sue enormi colpe, per essere diventata, come denunciato più volte da questo Papa, più un'occasione di scandalo che di santificazione, dove vescovi e cardinali si sbranano tra di loro in uno spettacolo indecoroso, dove vengono tollerati e sostenuti personaggi che nulla hanno a che fare col Vangelo come psudoteologi brianzoli da rotocalco, sedicenti priori di sedicenti comunità, preti di periferia fiorentina più a loro agio con la bandiera arcobaleno che con il crocifisso. Questa Chiesa che non sempre testimonia, ma spesso scandalizza, allontana i cercatori di verità e collude con chi tifa per la religiosità fai da te. La tentazione di allontanarsi è forte e può spingere verso il supermercato delle fedi (e delle fedine) chi non è abbastanza irrobustito nel cammino spirituale.
Da un punto di vista accademico , la questione si riduce ad un fatto sociale, da descrivere e spiegare con le categorie sociologiche. Da un punto di vista psicologico, invece, la cosa potrebbe assumere un aspetto di gravità marcato.
L'essere umano ha bisogno di vivere in un mondo ordinato e dotato di significato. Questo significato deve essere esterno all'uomo, e deve avere un carattere definitivo, altrimenti non è rassicurante e precipita la persona im una situazione caotica e precaria, caratterizzata da ambiguità e quindi impossibilità a decidere. Di fatto è una minaccia mortale alla libertà umana. Il relativismo che oggi, pur nella sua infondatezza concettuale, è comunque il dittatore del pensiero dominante, conduce proprio a questo: alla cancellazione della libertà di decidere col proprio cervello, in nome della libertà di agire secondo i propri capricci. La situazione attuale di una religiosità personale, interpretata soggettivamente, e svincolatata da ogni assolutezza, è figlia di questo relativismo. Ed è un fallimento evidente: la stessa compresenza di atteggiamenti tra loro contraddittori e inconciliabili, che pretendono ognuno di possedere la verità, non è una conquista del pluralismo, ma la sconfitta della ragione.
Qui non si tratta di stabilire qual'è la vera religione, per esempio tra Islam e Cattolicesimo. Magari. Qui si tratta di difendere il diritto della ragione di fronte alla schizofrenia del relativismo e delle pretese personali. Per citare ancora il meraviglioso Chesterton:
"La grande
marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato.
Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre
della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi
razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma
assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno
attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno
sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci
ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l'incredibile
sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile,
questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo
per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i
cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno
visto eppure hanno creduto".
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