domenica 13 dicembre 2009

A forza di aizzare l'odio...

...qualche dente salta. C'è gente che di mestiere fa l'istigatore d'odio. Ex magistrati dalla parola incomprensibile, prestati alla subpolitica, insieme a giornalisti che con fare apparentemente distaccato incitano i forcaioli. O autoproclamati difensori di regioni italiane che urlano contro Vescovi che si esprimono con un'ottica leggermente più ampia. E' chiaro che così non si fa più politica, si agitano gli animi, si spinge all'invidia sociale, si sputa su figure istituzionali, si fa leva sulla piazza solleticando gli istinti peggiori. Non c'è da stupirsi se poi un poveretto in cura da dieci anni in centri psichiatrici (almeno così dicono le prime notizie) si avvicina al Presidente del Consiglio per aggredirlo. Si può pensarla diversamente da Berlusconi o da Bersani, da Fini o da Rutelli, ma non può mai mancare un rispetto di fondo. Se un uono pubblico si esprime con la proprietà di liguaggio e il pensiero lucido ed obiettivo di un tifoso pieno di birra che ha visto la sua squadra retrocessa in serie b allora siamo alla frutta.

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