sabato 29 agosto 2009

Chi di moralismo ferisce...

Da tempo alcuni ecclesiastici sottolineavano il comportamento immorale e scandaloso del politico di turno, che nel suo privato se la faceva tra feste, ragazzette e cotillons. Invece di limitarsi al proprio dovere di annunciare la Verità e il Vangelo, e lasciare la libertà alle persone se aderire o no a questo annuncio, dimenticando per un attimo il monito evangelico: "Non giudicate per non essere giudicati" hanno dedicato tempo a stigmatizzare comportamenti scandalosi e scelte politiche. Qualcuno alla fine si è stufato e ha reso pan per focaccia. Così il Giornale, quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi, ha tirato fuori qualche piccolo (e sembra pure mezzotaroccato) scheletruccio dall'armadio del Direttore di Avvenire, giornale dei vescovi. Come a dire: "Piantatela di occuparvi delle incoerenze altrui e pensate alle vostre". Oggi stesso il Direttore del Giornale, Feltri, tanto per essere ancora più chiaro ha detto: "Finche' i moralisti speculeranno su cio' che succede sotto le lenzuola altrui, noi ficcheremo il naso (turandocelo) sotto le loro". Lasciamo perdere Feltri, sulla cui libertà giornalistica non saremmo pronti a scommettere. Lasciamo pure perdere la validità dello scoop, che ad ogni ora che passa assomiglia sempre più una vera e propria trappola, ma rimane la sostanza della cosa. Credo che alcuni religiosi dovrebbero essere più prudenti e prendere esempio dallo stile sobrio e sopra le parti della Santa Sede. L'unico luogo destinato alle debolezze umane è il confessionale, che è il tribunale della Misericordia.

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