sabato 29 agosto 2009

Chi di moralismo ferisce...

Da tempo alcuni ecclesiastici sottolineavano il comportamento immorale e scandaloso del politico di turno, che nel suo privato se la faceva tra feste, ragazzette e cotillons. Invece di limitarsi al proprio dovere di annunciare la Verità e il Vangelo, e lasciare la libertà alle persone se aderire o no a questo annuncio, dimenticando per un attimo il monito evangelico: "Non giudicate per non essere giudicati" hanno dedicato tempo a stigmatizzare comportamenti scandalosi e scelte politiche. Qualcuno alla fine si è stufato e ha reso pan per focaccia. Così il Giornale, quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi, ha tirato fuori qualche piccolo (e sembra pure mezzotaroccato) scheletruccio dall'armadio del Direttore di Avvenire, giornale dei vescovi. Come a dire: "Piantatela di occuparvi delle incoerenze altrui e pensate alle vostre". Oggi stesso il Direttore del Giornale, Feltri, tanto per essere ancora più chiaro ha detto: "Finche' i moralisti speculeranno su cio' che succede sotto le lenzuola altrui, noi ficcheremo il naso (turandocelo) sotto le loro". Lasciamo perdere Feltri, sulla cui libertà giornalistica non saremmo pronti a scommettere. Lasciamo pure perdere la validità dello scoop, che ad ogni ora che passa assomiglia sempre più una vera e propria trappola, ma rimane la sostanza della cosa. Credo che alcuni religiosi dovrebbero essere più prudenti e prendere esempio dallo stile sobrio e sopra le parti della Santa Sede. L'unico luogo destinato alle debolezze umane è il confessionale, che è il tribunale della Misericordia.

lunedì 24 agosto 2009

Viva la diversità!

Si fa un gran parlare di diversità, a proposito e - spesso - a sproposito. Certe volte si confonde il rispetto delle diversità con l'accettazione di ogni comportamento, anche quello sbagliato. Altre volte, al contrario, in nome dell'uguaglianza si forza verso un ugualitarismo che umilia le diverse necessità particolari.
E' sempre difficile orientarsi. Credo che bisognerebbe avere dei paletti ben precisi per scegliere al meglio di volta in volta. Provo a buttar giù una proposta per una possibile griglia di riferimento :

le COORDINATE DEL BUON VIVERE
1. La cultura del relativismo è da rigettare. In altre parole: bisogna puntare ad un sistema di valori etici assoluti e universali. In altre parole ancora: non è giusto ciò che è giusto per me, ma è giusto ciò che è giusto.
2. Esiste la Verità ed è possibile avvicinarsi progressivamente ad essa con approssimazione sempre maggiore.
3. Persone diverse hanno bisogno di cose diverse. Idolatrare l'uguaglianza come fosse una divinità inpuò scatenare l'inferno (e le ghigliottine).
4. L'obiettivo è unico: la felicità del'uomo. Le strade sono tante quante sono le persone, e ogni persona ha i suoi tempi di maturazione. E ogni persona ha un massimo raggiugibile, ognuno ha il suo traguardo.
5. Ogni persona si prende la responsabilità della propria vita e si assume le conseguenze delle proprie scelte.

martedì 4 agosto 2009

BUON RIPOSO A TUTTI,
A quelli che vanno un pò in vacanza e quelli che restano in città.

Un consiglio per la lettura,
un libro vecchio e raro, di straordinaria umanità ed ironia:

Gilbert Keith Chesterton "I racconti di Padre Brown"

Chi non lo trovasse può procurarsi i dvd con le puntate dell'omonimo sceneggiato televisivo con Renato Rascel.