mercoledì 10 dicembre 2008

SpAvvento

Siamo in Avvento, ovvero nel periodo dell'anno che per i cristiani prepara e conduce alla festa gioiosa della nascita di Gesù. Per la maggior parte delle persone, invece, l'avvento è uno spavvento, cioè un periodo di stress in cui "bisogna" sorridere, "bisogna" comperare i regali, "bisogna" organizzare il pranzo con parenti di cui non si ricorda più nemmeno la faccia, "bisogna" essere buoni e fare qualche opera di beneficenza. Quest'anno, in cui la crisi incombe e le spese se ne possono fare di meno, quest'anno di caduta dei mercati non c'è nemmeno il regalo consolatorio a coprire con la sua sorpresa il vuoto del cuore. Ecco perchè la gente, che questo vuoto lo sente, è ancora più triste e arrabbiata del solito. Già da parecchi anni il Natale è una festa vera per pochi, per tutti gli altri è una grande celebrazione consumistica senza significato e senza ragione. Quest'anno, poi, sarebbe solo un gran vuoto consumistico, senza significato e senza ragione. Ecco perchè oggi più che mai il Natale può essere vissuto nel suo significato profondo. In questa fine 2008, con le case di tanta gente svuotate di beni, forse le persone potrebbero essere più pronte ad accogliere la pienezza della gioia. Chissà se ne approfitteranno.

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