domenica 28 settembre 2008

Ancora brutte storie, ma è colpa della famiglia?

Notizie da tutta Italia di stragi familiari. Così i solti "equilibrati" commentatori hanno pane per il loro denti per dare addosso alla famiglia e sbatterla in prima pagina come mostro. Genitori che uccidono figli, figli che ricambiano la cortesia, coniugi che si uccidono tra di loro, nonni che per non essere da meno prima si fanno l'amante e poi assumono un killer. Sembra un film di Tarantino tratto da un incubo di Dario Argento. Ma attenzione a non sbagliare obiettivo: questi fatti non sono la famiglia, come le mele marce non sono l'albero del melo. Gli episodi di violenza all'interno delle famiglie ci fanno solo capire che l'albero deve essere curato e protetto per dare solo frutti buoni e sani. Non è certo colpa della famiglia se anni e anni di cultura della morte ha operato contro di lei una progressiva e consapevole aggressione, mettendono in dubbio l'unicità, la bontà, l'nsostituibile ruolo. Non è colpa della famigli se i politici non si sono mai ocuoati seriamente di promuoverla e sostenerla. Non è colpa della famiglia se è lasciata sola alle prese con problemi più grandi di lei. Allora gli espisodi di violenza devono solo convincerci che non solo serve l'albero, ma serve un albero forte, curato e difeso se vorremo ancora magiare frutti non avvelenati da speculatori senza scrupoli.

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