Il cuore dell'educazione è insegnare a distinguere il bene dal male. Infatti chi sa distinguere il bene dal male sa fare le scelte migliori, chi fa le scelte migliori raggiunge risultati utili, chi ottiene risultati utili è una persona felice.
Ma c'è chi dice che il bene e il male non sono concetti assoluti, che il bene e il male dipendono da persona a persona e da momento a momento. Se fosse così, però, si verificherebbe certamente la situazione di due beni contrapposti, tali che si escludano l'uno con l'altro. Si arriverebbe perciò ad uno scontro per la supremazia, e vincerebbe il più forte. E questo da nessuno è accettato come bene, perchè ognuno avrebbe paura di essere sopraffatto da qualcun altro. Il ragionamento quindi si contraddice.
D'altronde basta osservare che dove si perde il concetto oggettivo di bene e male c'è violenza, dissoluzione, caos.
Allora è proprio vero: il cuore dell'educazione è insegnare a distinguere il bene dal male. A questo servono i maestri, a questo servono i genitori. E ognuno deve sforzarsi, una volta conosciuto il bene, a metterlo in pratica. Anche se questo significasse andare controcorrente.
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