martedì 24 aprile 2007

Etruschi e imbrogli

Da "Antidoti" di Rino Camilleri: Il Movimento per la Vita di Mistretta (Me) mi ha girato un commento (girato a sua volta dal lettore Adorno) apparso il 16 aprile 2007 a firma «Luis» sul sito www.ilmondochevogliamo.net. Pare che, il sabato precedente, la trasmissione Gaia, il pianeta che vive (in onda in prima serata su Rai3) abbia lasciato da parte le solite tematiche ambientali per mostrare l’interno di una tomba estrusca. Il conduttore, il geologo Mario Tozzi (che a suo tempo in un’intervista alla radio esaltò il massacro dei preti nella guerra civile spagnola e se ne augurò uno analogo in Italia), tacendo il luogo e il nome della tomba in questione, mostrava entusiasta una pittura raffigurante un accoppiamento omosessuale. Seguiva l’elogio della società etrusca che accettava la “diversità” senza gli attuali “ridicoli tabù”.

Subito dopo, scorrevano immagini di scimmie e gazzelle in copula e la voce fuori campo spiegava che in natura l’omosessualità è molto diffusa. Ora, anche ammettendo che gli animali lo fanno, sarebbe una buona ragione per distinguersi dalle bestie. Ma non è così. Gli animali lo fanno solo quando manca un partner di sesso opposto e la foia (infatti sono animali) è più forte di (alcuni di) loro.

La tomba etrusca, invece, è quella detta dei Tori a Tarquinia e una illustrazione non disonesta mostrerebbe che le scene di accoppiamento sono due, una etero (con accanto un toro che guarda sereno) e una omo.

In quest’ultima uno dei due si accerta furtivo se qualcuno si accorge dell’atto; infatti, c’è un toro che sta caricando furiosamente. Il toro è simbolo del dio della fertilità che si compiace dell’accoppiamento fecondo tra uomo e donna mentre punisce quello invertito. Altro che etruschi politicamente corretti.

Mah. Una volta Rai3 era «Telekabul», rete dei comunisti duri e puri. Ora, che i rifondaroli hanno arruolato Luxuria, fa propaganda al «gay pride».
Aridatece Baffone.

Nessun commento: