martedì 2 febbraio 2016

Un ponte verso la realtà

 Esiste la realtà esterna, cioè le cose così come sono, e la realtà interna soggettiva, cioè il mondo come noi lo percepiamo, o lo sogniamo, o  ci illudiamo che sia.

Una persona ha l'obbligo, se vuole realizzare pienamente se stessa, di adeguarsi alla realtà esterna ed  uscire dal mondo soggettivo che spesso inganna, tradisce e crea patologie. Più una persona è sana e matura e più è in grado di percepire le cose così come sono e di adattarsi a loro, anche se si tratta di una realtà sgradevole. 

Non è sempre facile compiere l'operazione di adeguamento alla realtà, soprattutto quando questa non piace, per questo si cercano strategie diversive di ogni tipo e arriviamo a raccontarci vere e proprie balle alle quali ci sforziamo di credere, ma tutto ciò diventa una vero e proprio disturbo.

La famiglia è il luogo dove il mondo immaginato (le favolette infantili) diventa poi una storia condivisa (il dialogo in famiglia) e poi infine realtà individualmente "metabolizzata". Dove la famiglia non è in grado di essere una buona scuola di realismo e adeguamento al vero la psicoterapia viene in soccorso per fare da ponte transitorio tra la persona e ciò che è. Accompagnando il percorso di uscita dal proprio io verso il mondo concreto.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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