venerdì 24 aprile 2009

Una sentenza ragionevole

Il ragazzo minorenne non porta il casco? I danni eventualmente provocati con il suo comportamento sono a carico dei genitori. I quali non hano adempiuto "all'obbligo di una corretta educazione". Lo si evince dalla sentenza n. 9556 della Terza sezione civile della Cassazione. Una buona notizia, finalmente qualcuno non scarica responsabilità sulla società o sulla scuola, ma ricorda che la prima, principale, insostituibile figura educativa è la coppia dei genitori, la quale se non è capace di educare un figlio per tempo poi ne pagherà le conseguenze.

Post scriptum: anche perchè, se la buona educazione non la ricevono in casa, i ragazzi all'esterno cosa troveranno? I soliti amici dei giovani: Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Sinistra e Libertà, Giovani democratici, Associazione Luca Coscioni, Rosa Arcobaleno ed altri vari ed eventuali, a raccogliere le firme davanti al Liceo Mamiani di Roma per installare un distributore di preservativi nella scuola.
Decisamente è meglio che l'educazione, anche sessuale, venga fatta in famiglia.

sabato 18 aprile 2009

I contabili dell'esistenza

Mi ha colpito la notizia. Roberta Tatafiore, la scrittrice femminista che si è suicidata lasciando una specie di diario degli ultimi tre mesi di vita. Ha voluto far sapere che la sua morte se l'era programmata da tempo e che è stata una sua libera decisione. Nel suo biglietto di addio ha scritto: "La mia è stata davvero una scelta". Secondo me una scelta coerente con la cultura della morte. Quella per cui quando non ho più motivi per vivere, allora mi uccido. L'idea (la presunzione?) di chi non essendo stato in grado di dare un senso assoluto alla propria vita la valuta a peso, e se il piatto comincia a pendere dalla parte che non piace allora la butta via. Una cultura da contabile dell'esistenza. Nessuno può sapere cosa sia passato nella testa della povera donna, non voglio quindi giudicare la Tatafiore - come d'altronde nessun'altra persona - ma l'idea, di cui involontariamente lei si è fatta testimonial. L'idea di considerare la vita un prodotto usa e getta.

Con il suo suicidio questa donna ha reso il peggior servizio possibile alla causa delle donne.

lunedì 6 aprile 2009

Tempo di Passione













COS'E' la mia vita, se basta un singhiozzo della terra per annientarla?

DOV'E' la mia grandezza, mentre si tirano i bambini fuori dalle macerie?

A COSA serve la mia potenza, quando una mattina mi sveglio e vedo solo rovine?

Abruzzo, aprile '09: sono stato messo in ginocchio, nudo, di fronte allo specchio.