lunedì 23 aprile 2012

Non è amore, è colla - la questione delle dipendenze affettive


La dipendenza affettiva rappresenta uno degli ostacoli maggiori alla felicità di coppia. In cosa consiste? Nell'impossibilità di star bene con se stessi e aver bisogno per il proprio equilibrio psicoaffettivo di un legame assoluto con un partner. Essendo questo legame una necessità irrinunciabile, si crea una vera e propria forma di dipendenza. E allora non basta stare insieme con una persona, ma ci si appiccica, si sovrappongono gli spazi, si vive quasi l'uno la vita dell'altra, si respira lo stesso ossigeno. E si assiste a comportamenti eccessivi, telefonate continue o scambi di messaggi ogni pochi minuti, crisi di gelosia e sospetto, si parla solo di lui/lei, si pensa a cosa starà facendo in quel momento, ecc. ecc. Il solo pensiero di stare lontano dalla persona con cui si è creato il legame terrorizza, se lui o lei è lontano non si riesce a godere la vita, si è quasi bloccati. 


Qualcuno potrebbe pensare che in fondo non sembra male, potrebbe quasi essere il ritratto di due amanti appassionati. Invece no, è proprio un problema grosso. L'amore vero, quello che fa bene e nutre l'anima e il corpo, ha una caratteristica di base irrinunciabile: crea libertà. Pur stando insieme e volendosi bene, i due arricchiscono la loro personalità, maturano, si evolvono, quindi diventano più liberi. E continuano ad amarsi ogni giorno di più, ogni giorno più liberi. Questo perchè l'amore è fare il bene dell'altro, non cercare nell'altro la cura per la propria incapacità di essere una persona autonoma. La dipendenza affettiva può anche stabilirsi tra genitore e figlio, e la negatività è la stessa. Insomma, solo chi sa stare bene da solo può stabilire dei rapporti soddisfacenti e duraturi con l'altro.

lunedì 16 aprile 2012

Risposte sulla Psicoterapia

Siccome ci sono arrivate molte domande su questo argomento, ecco una risposta cumulativa:

1. La Psicoterapia ha un inizio e deve avere una fine.
2. La chiusura della Psicoterapia non la stabilisce il terapeuta, ma il paziente insieme con il terapeuta, nel momento in cui si prende atto che gli obiettivi concordati sono stati raggiunti.
3. Il paziente ha diritto a sospendere la Psicoterapia quando lo desidera, anche prima del raggiungimeno degli obiettivi, se lo ritiene necessario o opportuno.
4. Gli aspetti economici della Psicoterapia vanno contrattati con libertà all'inizio delle sedute.
5. La Psicoterapia, prima degli obiettivi specifici, ha come scopo principale quello di aumentare lo spazio di libertà del paziente. Tutto ciò che rappresenta dipendenza o legame col terapeuta può essere temporanemente e strategicamente tollerato, ma va considerato come una condizione da superare.
6. Lo Psicoterapeuta è a servizio del paziente, e non viceversa.


16/04/2012 Tutti i diritti riservati: Silvio Rossi - Roma

martedì 10 aprile 2012

Il significato di un gesto

Esiste quello romantico, esiste quello disperato, esiste quello dimostrativo, esiste quello a sua insaputa. Comunque vogliamo etichettarlo, il suicidio mostra l'incapacità a confrontarsi con la realtà.

Non c'è dubbio che la realtà può essere  drammatica, a volte. Spesso pesante e sgradevole, quasi sempre diversa da come la vorremmo. Ma è la realtà, e per definizione ciò che è reale esiste e ciò che esiste è reale. Non possiamo annullare la realtà spiacevole. Si, possiamo tentare di modificarla, ma spesso non ci riusciamo o semplicemente non è un nostro diritto farlo. Allora, di fronte all'incapacità di adattarsi alla realtà, o all'incapacità di annullarla, proviamo a modificarla. Quando anche questo tentativo è infruttuoso alcuni preferiscono annullare loro stessi. Meglio morire piuttosto che adattarsi e accontentarsi (cioè essere contenti nella realtà che di volta in volta ci è offerta).

Pietà e comprensione umana per i suicidi, ma è arduo dubitare che il suicidio rappresenti per lo più una forma di ribellione infantile di chi è incapace di accettare la realtà e la propria fragilità. Spesso la voglia di onnipotenza conduce alla morte.

martedì 3 aprile 2012

Considerazioni sulla Pasqua

La Pasqua per gli ebrei era la festa che ricordava la liberazione del popolo dalla schiavitù d'Egitto, in vista dell'ingresso nella terra promessa. Per i cristiani la Pasqua ha assunto il significato definitivo della liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte in vista dell'ingresso nella beatitudine eterna.
E' interessante però considerare la fase intermedia, quella tra l'Egitto e la terra promessa, quella tra il peccato e la beatitudine, la fase del deserto.

Se Dio avesse liberato gli ebrei e li avesse condotti subito nella terra promessa, sarebbe stata annullata la libertà dell'uomo. Sarebbe stato una specie di effetto da bacchetta magica, la mamma che prende il bimbo piccolo da una situazione scomoda e lo fa accomodare nella culla accogliente. Se Dio lberasse l'uomo dal peccato e subito gli donasse la beatitudine sarebbe ugualmente un lasciare le persone in uno stato di immaturità e di dipendenza. Ma la logica che esprime la festa di Pasqua è una logica di responsabilità, che vale per i credenti, ma anche per chiunque desidera uscire dalle sue personali catene: nella vita può accadere di essere liberati da una situazione di schiavitù (pensiamo per esempio alla droga, o a mille altre condizioni patologiche), ma tra la liberazione e il conseguimento di uno stato di pace realizzata pienamente, c'è di mezzo un lungo periodo di deserto, che non vuol dire solitudine, anzi. E' l'immersione nelle difficoltà della vita di tutti i giorni, è il confronto con le proprie paure e i rischi di ricadute, è la nostalgia della prigione di fronte alle sfide della libertà, è la convivenza con l'insicurezza, è l'oscuramento della memoria dei benefici ricevuti e il timore per il futuro. Ma solo superando le prove del deserto si potrà arrivare alla destinazione sperata, perchè solo il deserto mette alla prova la nostra serietà e la nostra corrispondenza al dono della liberazione. In questo senso il tragitto pasquale è anche il tragitto di ogni uomo verso la piena conquista della propria libertà. AUGURI DI CUORE DI BUONA PASQUA