venerdì 3 febbraio 2012

Nebbia sui Monti


Il capo del Governo Monti ha offeso profondamente gli italiani con una evidente presa in giro. Ma siccome è Monti, cioè un non-eletto dal popolo, ma imposto dai poteri forti, un non-politico, ma un rappresentante della finanza mondiale, un non-democratico, perché impone e dispone a suo piacimento, pochissimi hanno fiatato. La solita vigliaccheria italiana, che lapida i deboli e plaude ai potenti.

Il Monti ci ha offesi affermando che non solo i giovani si devono scordare il posto fisso, ma  - aggiungendo al danno la beffa - che il posto fisso è noioso.

Innanzitutto dobbiamo ricordare  che se il posto fisso ormai è un sogno per pochi, non è una fatalità, ma una precisa conseguenza di scelte economico/finanziarie che gli amici internazionali di Monti e i padri degli amici internazionali di Monti hanno operato nei decenni scorsi. Qualche maligno direbbe per precisa volontà di indebolire il tessuto sociale e rendere le persone più fragili e più ricattabili. Ma io non sono maligno.
I soli posti fissi amati da Mario Monti

In secondo luogo, il problema non è il posto fisso, perché semmai quello è il problema dei signori al potere, che occupano buona parte del loro tempo a difendere la loro posizione di privilegio. La questione è che una persona ha bisogno di una stabilità nella vita, sia dal punto di vista delle relazioni affettive, sia da quello di una continuità del lavoro e del reddito. Per una serie di motivi che al Banchiere sfuggono:
1. C'è il tempo dell'apprendimento e il tempo della messa in pratica. Non si finisce mai di perfezionarsi, ma all'interno di un ruolo ormai stabilito. Costringere a rinnovarsi continuamente in nuovi ruoli e situazioni può essere una necessità, ma certo non una scelta auspicabile o sana.
2. Per fare qualsiasi progetto, grande o modesto che sia, occorre muoversi in un mondo ragionevolmente prevedibile. Altrimenti si è costretti a scegliere tra una continua roulette russa, o la totale immobilità.
3. Cambiare continuamente lavoro - benché sia comunque una pena e non un vantaggio - richiederebbe comunque alcune condizioni che in Italia non esistono. Ovvero degli ottimi ammortizzatori sociali - per far fronte ai periodi di magra - e  un'abbondante offerta lavorativa.
4. La prospettiva di mutamento del lavoro va assolutamente contro l'istituzione familiare, per la conseguente continua necessità di cambiare casa, di spostarsi di scuola, di togliere tempo alla famiglia in nome dell'aggiornamento continuo e della ricerca di nuovi lavori, per la difficoltà ad avere un mutuo per acquistare casa, per lo stress di continui adattamenti, ecc.
L’unica cosa sensata che Monti avrebbe dovuto dire era: “Scusateci, se con la nostra miopia abbiamo costretto moltissimi giovani e padri e madri di famiglia a non poter avere un lavoro stabile e dignitoso. Per adesso la cosa migliore che possiamo fare è una serie di misure per aumentare i posti di lavoro, ma senza poter dare il conforto di una stabilità. Questo però è il nostro obiettivo per gli anni a venire, affinché chi vuole possa sposarsi e  mettere su famiglia con fiducia. Ma sulla cima del Monti c’è troppa nebbia per vedere i problemi della gente comune, Lui ha lo sguardo illuminato che va verso il cielo, mentre noi sudiamo sulla nuda terra.



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