martedì 8 novembre 2011

Ognuno è capo del Governo

Facciamo una sintetica fotografia dell'Italia patologica:

      Emergenze
Crisi finanziaria
Crisi politica
Nubifragi

      Situazioni endemiche
Arretratezza culturale
Diffusione delle dipendenze
Disoccupazione
Dissesto idrogeologico
Instabilità politica
Problemi del Sud
Criminalità organizzata
Crisi della famiglia
Corruzione
...

Problemi enormi, da far tremare chiunque. Ma il cittadino comune cosa può fare? La tentazione tipica è quella di fare il confronto, tra la propria piccola realtà e la società sovrastante,  e quindi perdere speranza di poter incidere in qualche modo. La conseguenza è deresponsabilizzarsi e farsi solo gli affari propri. In questi momenti di crisi invece, è sempre opportuno ricordare che ognuno di noi ha da amministrare un piccolo spicchio di società, composto dal proprio lavoro, dalla propria famiglia, dalla propria casa, dalle proprie relazioni. Ognuno di noi è il responsabile unico dell'andamento delle cose nel suo mondo. Ognuno di noi influisce sulla vita delle persone con cui entra in rapporto e se ne deve far carico. Uno spazzino che lavora male, un autista che guida ubriaco, un insegnante che non si occupa dei suoi allievi, un ragioniere che non segue bene i clienti, un avvocato che non si presenta in tribunale, un prete che sta al computer quando dovrebbe confessare... Esempi diversi, ma sono tutti cedimenti gravi di fronte alle proprie responsabilità. Bisogna ragionare in piccolo, compiere al meglio quelli che sono i propri doveri. Non conviene pensare a quello che gli altri non fanno, ma agire bene nella propria dimensione. Evitare alibi e scuse, evitare di nascondersi dietro l'ingiustizia degli altri.


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