L'essere umano è dotato di ragione, finalizzata a conoscere la verità. Ma la ragione è uno strumento da usare, quindi non funziona autonomamente: ci vuole il desiderio di arrivare alla verità, la volontà di lavorarci con impegno, l'umiltà di accettarne i risultati.
L'uso della ragione è un'abilità che si acquista lentamente, e non basta essere intelligenti. Infatti ci sono persone indubbiamente intelligenti, ma anche tremendamente orgogliose, che mortificano la loro intelligenza rifiutandosi di adeguarsi alla realtà evidenziata dal ragionamento.
Un elemento che molto frequentemente interferisce con l'uso corretto della ragione è il prestare ascolto alle emozioni e ai sentimenti. La vita emozionale è una ricchezza umana, e a volte possiamo arrivare a comprendere la verità utilizzando le intuizioni che sgorgano da questo terreno, ma questo tipo di conoscenza va sempre verificata con il ragionamento, perchè non ci sono contraddizioni di fronte alla realtà: se una cosa è vera rimane vera sia che ci si arrivi tramite un ragionamento che attraverso un'intuizione. Ma il ragionamento non ha bisogno del sostegno dell'emotività, mentre non è mai vero il contrario.
La ragione va addestrata e praticata. E' una cosa utile fermarci di tanto in tanto a interrogarci sui nostri pensieri, se siano validi, se siano aderenti alla realtà, se siano affidabili. E' importante metterci in crisi da soli, non aver paura di verificare se certe convizioni che ci portiamo dietro siano fondate, Spesso si dice che non bisogna nascondersi dietro facili certezze. E' un consiglio giusto se queste certezze non sono provate vere, ovviamente è un consiglio da non prendere in considerazione se le certezze, valutate dalla ragione e dalla parola di maestri, si dimostrano vere. Anzi, bisogna scoprire la verità affichè le certezze che acquisiamo siano le fondamenta della vita, in una società fluida che non offre sicurezze, che è dubbiosa e traballante e nella quale dobbiamo ancorarci alla verità scoperta per non finire dispersi nel caos.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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