La psicoterapia risente del mutamento dei tempi. In primo luogo perchè i disturbi si trasformano col passare del tempo (ricordiamo l'isteria dei tempi della prima psicoanalisi, o al contrario gli attuali attacchi di panico). In secondo luogo perchè la crisi della famiglia degli ultimi decenni ha avuto un effetto dirompente su tutta una serie di patologie. In terzo luogo, la crisi della donna e della perdita del senso di maternità, fenomeno sempre più diffuso, ha creato delle nuove - gravissime - criticità. In quarto luogo perchè la società odierna sta pesantemente martellando l'equilibrio mentale dell'individuo attraverso lo sviluppo di cndizioni patogene. Ne potremmo citare molte di queste condizioni, ma non è questo il luogo. Però, per esempio, una delle cose più evidenti riscontrate oggi è una generalizzata opinione le cose siano destinate sempre più a peggiorare e a corrompersi. Una percezione che ci siamo avviati ad una corsa inarrestabile verso il baratro. Questa percezione è accompagnata alivello sotterraneo dalla segreta speranza che toccato il fondo poi si possa risalire. Un "Muoia Sansone con tutti i filistei". Insomma una sorta di Ordo ab Chaos = ordine ottenuto dal caos universale
volontariamente prodotto (motto di associazioni segrete massoniche)
assorbito e fatto proprio dalla opinione pubblica. Naturalmente questo
pensiero è accompagnato dal lasciarsi andare, dal rifiuto scoraggiato
di qualsiasi impegno, dalla rassegnazione, dalla passività di fronte a
qualsiasi sopruso, ecc.
Sono mutati i tempi dall'epoca dei padri della psicoterapia! Ecco perchè uno psicoterapeuta che resta ancorato ai modelli delle proprie scuole di appartenenza, applicandoli passivamente, con lo sguardo fisso sul paziente senza rendersi conto del contesto sociale e culturale del quale il paziente fa parte, rischia la sterilità professionale.
Mai come oggi servono psicoterapeuti preparati e formati per far fronte alle nuove richieste delle persone. Psicoterapeuti capaci di guardare il vicino e il lontano, capaci di imparare e confrontarsi anche con specialisti di altre discipline: sociologia, filosofia, economia, teologia, Professionisti che usano il DSM-4 e i test ma anche il buon senso.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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