Curiosamente in questi stessi giorni c'è stato un riaffacciarsi di altre stelle, singole, ma a cinque punte. Il vecchio simbolo delle Brigate Rosse, mai dimenticato, mai completamente cancellato. Infatti, durante una rapina in banca in zona Esquilino a Roma, è stato ucciso uno dei assalitori, ed era una vecchia conoscenza della Digos, un tale Giorgio Frau brigatista rosso. Chissà se i soldi della banca gli sarebbero serviti per le spesucce personali o per finanziare le BR. Negli stessi giorni, comunque, scritte inneggianti a quei terroristi si sono riviste qua e là, tutte col loro bel marchietto.

L'unica stella che non mi fa paura è quella cometa, che ha segnato l'inizio di una rivoluzione sì violentissima, ma la cui violenza è stata subìta per lo più dagli stessi rivoluzionari. Una stella a cui mi sento di dare istintivamente fiducia, se non altro perchè gli altri annunciano periodicamente la liberazione, lei annuncia una volta per sempre il Liberatore.
«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)
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