lunedì 4 marzo 2013

Stelle, stelline e stellacce

Come quasi tutti sapranno (a parte qualche isolato eremita sull'Himalaia) Grillo, l'uomo di fiducia di Casaleggio, ha preso parecchi voti alle ultime elezioni. Il movimento di Grillo ha come simbolo cinque stelle. Come certi hotel di lusso pieni di confort e di servizi.
Curiosamente in questi stessi giorni c'è stato un riaffacciarsi di altre stelle, singole, ma a cinque punte. Il vecchio simbolo delle Brigate Rosse, mai dimenticato, mai completamente cancellato. Infatti, durante una rapina in banca in zona Esquilino a Roma,  è stato ucciso uno dei assalitori, ed era una vecchia conoscenza della Digos, un tale Giorgio Frau brigatista rosso. Chissà se i soldi della banca gli sarebbero serviti per le spesucce personali o per finanziare le BR. Negli stessi giorni, comunque, scritte inneggianti a quei terroristi si sono riviste qua e là, tutte col loro bel marchietto.
File:Flag of Brigate Rosse.jpgInsomma, da una parte stelle a cinque punte per fare la rivoluzione, armata, dall'altra cinque stelle, per fare la rivoluzione, speriamo pacifica.
Curiosa la storia e le coincidenze della storia. Molti di quelli che vogliono fare la rivoluzione si mettono sotto qualche stella. Non tutti partono dalla volontà di fare una rivoluzione violenta, alcuni per fortuna hanno buone intenzioni, ma si sa, di buone intenzioni...
L'unica stella che non mi fa paura è quella cometa, che ha segnato l'inizio di una rivoluzione sì violentissima, ma la cui violenza è stata subìta per lo più dagli stessi rivoluzionari. Una stella a cui mi sento di dare istintivamente fiducia, se non altro perchè gli altri annunciano periodicamente la liberazione, lei annuncia una volta per sempre il Liberatore.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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