Partendo dal presupposto che la capacità di scegliere è l'elemento fondamentale della libertà umana, occorre dire che essa non è data dalla nascita, anzi. E' compito di una vita intera quella di acquisire e poi perfezionare la capacità del discernimento, che distingue l'uomo dagli animali e permette di "realizzarsi", cioè di vivere nel mondo pienamente, portando a compimento le proprie capacità e le proprie disposizioni.
I nemici che impediscono e condizionano la facoltà umana dello scegliere bene sono innumerevoli: i condizionamenti biologici, caratteriali, le esperienze di vita, l'educazione ricevuta, le pressioni sociali, la tendenza al conformismo, ecc. Diventare adulti vuol dire mettere a fuoco tali condizionamenti, imparare a gestirli, e coltivare quotidianamente l'arte del ben scegliere.
In condizioni normali, cioè in una società sana, con delle famiglie attente all'azione educativa, in personalità equilibrate, imparare a scegliere bene è facilitato e quasi ricercato come ideale di vita. Ma la nostra società non è sana, le famiglie hanno un'infinità di problemi e le personalità ne risentono. Allora occorre che noi psicologi ci impegniamo su questo fronte, comprendendo che aiutare le persone non significa solo concentrarci sulle psicopatologie, ma svolgere un'azione prioritaria su questo fronte. La salute non è assenza di malattia, ma saper vivere in maniera pienamente responsabile le sfide che il nostro tempo ci pone.
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