martedì 25 ottobre 2011

I semi della speranza

E' un pò di tempo che una mia giovane paziente non mi dice più: "Sono nel baratro...".
Se vogliamo muoverci in maniera consapevole all'interno del nostro mondo dobbiamo coglierne gli elementi di rilievo che sono sempre in continuo movimento.
All'inizio della mia carriera di psicoterapeuta, più di vent'anni fa,  la maggior parte dei pazienti portava problematiche relative all'ansia e al panico. Successivamente è stato il turno delle persone che soffrivano di problematiche relative alla perdita del senso della vita, spesso confuse superficialmente con la depressione. A seguire c'è stata l'esplosione delle dipendenze patologiche, che dura tutt'oggi. Ma insieme alle dipendenze, e a braccetto con esse, ora viviamo nel periodo in cui il maggiore disagio umano è legato alla disperazione.
La disperazione è diversa dalla depressione: direi che la depressione è la percezione soggettiva dell'impossibilità di trovare risposte, la disperazione è la presa di coscienza che le risposte non esistono. La disperazione è lo stadio terminale della sofferenza umana, dove anche le possibili vie di fuga patologiche (dipendenze, panico, paure) sono inutilizzabili.
Cosa fare? Ciò che è urgente e importantissimo è rendersi conto che la disperazione è figlia di una vita mascherata, cioè di una vita in cui ci si è raccontati frottole riguardo la propria onnipotenza, ci si è illusi di una vita senza dolori e in perenne crescita, ci si è abbandonati in un conformismo sociale pieno di promesse,  ma senza contenuto. La disperazione è figlia dell'umanolatria, cioè dell'idolatria dell'uomo che si autonomina onnipotente - abusivamente - e che poi scopre la propria impotenza. In questo senso la disperazione è un problema psicologico conseguenza di un problema religioso. E' il capolinea delle varie religioni senza Dio.
Se questa ipotesi è fondata, allora il percorso di guarigione non può che passare attraverso un bagno di verità. E la verità dell'uomo è che non è onnipotente, non può fare tutto, non può autodeterminarsi, non sa (il contrario dell'antica e sempre presente eresia gnostica 'da gnosis = conoscenza'). Solo dalla presa di coscienza dei propri limiti si possono rimettere nel giusto ordine le gerarchie della propria vita e può ripartire una seria ricerca di senso, unico antidoto alla disperazione, al baratro psichico.

venerdì 21 ottobre 2011

Manipolazione della personalità


Stamattina su Rai 3, verso le 6,45 Corradino Mineo, direttore di Rai News, diceva che era giusto mostrare le immagini di Gheddafi straziato, ma non bisognava idulgere nella ripetizione in modo ossessivo, tanto per acquistare spettatori. E senza che quasi finisse la frase apparivano le scene orribili e sanguinolente che da ieri stanno imperversando su tutte le televisioni.
In psichiatria questa si chiama Schizofrenia, ovvero dissociazione, frantumazione della personalità in diversi pezzi, ognuno dei quali agisce per fatti suoi. Non è il povero Mineo ad essere schizofrenico, ovviamente, magari impocrita - ma schizofrenico proprio no. E' il sistema della comunicazione di cui fa parte che è davvero impazzito. Che mentre si vanta dei propri bollini rossi in difesa dei bambini, poi manda in onda pubblicità immonda o scene disgustose durante l'ora di cena. Oppure sui canali dedicati ai cartoni animati programma cartoni al limite del pornografico o del criminale. Un sistema in cui si fanno trasmissioni in difesa della donna, con donne che stanno lì come belle statuine, presenti solo per fare scenografia.
Le famiglie si devono occupare in modo nuovo di quello che vedono e sentono i loro figli. I mass media e internet hanno il potere di scavalcare i genitori, lavorando direttamente nell'inconscio dei piccoli, condizionandoli nel profondo. Solo genitori informati e preparati possono opporre un altro potere, quello dell'amore e della saggezza,  a queste vere e proprie forme di manipolazione della personalità.


domenica 16 ottobre 2011

Indignati o imbrigliati?

 Anche la protesta è uno show. Tanti in piazza a recitare il loro inconsapevole ruolo: alcuni a rivendicare diritti in modo pacifico, alcuni a sfasciare vetrine e a profanare simboli religiosi, altri a sparare i lacrimogeni. Tanti altri davanti alla televisione: chi dice che i black block fanno il gioco del governo, altri si ripromettono di scendere in piazza pure loro la prossima volta, altri  che invece invocano repressione e pugno di ferro. Insomma, il solito teatro.
Ma nel teatro (quello vero) gli attori sanno di interpretare una parte, nel teatro della vita quotidiana invece, soltanto pochi se ne rendono conto. Per lo più si pensa che i propri pensieri siano genuini e spontanei, che i sentimenti nascano dal proprio cuore, insomma che sia in gioco una libertà di volere autonomamente espressa.
Ingenuità. Qualunque analista di cose sociali, sufficientemente smaliziato ed esperto, avrebbe potuto prevedere la folle giornata di ieri. La "gente" è un animale di cui si conosce l'animo, le paure, i comportamenti. Lo si può guidare, addestrare, manovrare a piacimento, indovinare le reazioni. Bastano i giusti mezzi.



E' l'individuo che invece può riservare sorprese. Nell'individuo, svincolato dal gregge, abita il seme della libertà, quella profonda capacità di riflettere e scegliere in maniera indipendente che fa di un animale una persona. Ma per essere persona, l'individuo deve avere il coraggio di stare con se stesso, di agire controcorrente, di essere fedele ai propri prinicipi, di avere il coraggio di essere anticonformista quando serve. Così si capisce che la vera rivoluzione è quella che ognuno fa nel profondo della propria coscienza.

lunedì 10 ottobre 2011

La droga e gli scongiuri

Ci sono alcune conbinazioni curiose nella vita che non finiscono mai di soprendere. Così è capitato a me quest'anno. Alla ripresa del lavoro di studio, nel giro di pchi giorni, sono venuto in contatto con diversi casi  di genitori disperati perchè avevano scoperto che i loro figli si drogavano.
Contemporaneamente mi è capitato un episodio interessante: una mia collaboratrice stava distibuendo qualche volantino informativo su un progetto della nostra Associazione per la prevenzione dei disturbi dell'apprendimento. Quando una mamma ha visto il figlio che prendeva in mano uno di questi volantini lo ha rimproverato: "Restituiscilo, che porta male!".
Quando tuo figlio è piccolo ti chiudi gli occhi e il cervello per non pensare a vigilare e a prevenire i guai, quando poi scopri che invece i problemi ci sono allora piangi e ti disperi perchè non vuoi che tuo figlio si rovini. Deciditi: o ti importa davvero di tuo figlio, e allora tu (e tuo marito o tua moglie) vigila e previeni, con un'azione educativa degna di questo nome, oppure affida il suo futuro al caso e al destino, però preprarati ad accettare quello che il destino farà di tuo figlio. Ma chiuderti gli occhi per superstizione, perchè soltanto pensare al pericolo lo fa accadere, questo no, non ti è concesso.
E' evidente che i problemi possono capitare anche quando i genitori si occupano molto dei figli e sono attenti alla loro vita, ma da psicologo garantisco che questi sono i problemi che hanno più probabilità di essere risolti.

martedì 4 ottobre 2011

Il sole è quadrato, lo dice la Risoluzione


La vera Inquisizione
Dunque, la Comunità Europea è molto utile. Infatti basterà una risoluzione di questa ammalloppata di geni per risolvere ogni problema scientifico. E questo verrà fatto con una tale sicurezza che se la scienza non accoglierà le risoluzioni della Comunità Essa si innervosirà molto. Pensa un pò.  Per esempio, nella risoluzione del 28 settembre scorso la Comuità Europea ha chiesto alla comunità scientifica di riscrivere alcuni testi in base alle decisioni politiche. Ha chiesto all'Organizzazione mondiale della sanità di depennare i disturbi dell'identità di genere dall'elenco dei disturbi mentali e comportamentali e a garantire una riclassificazione non patologizzante in sede di negoziati relativi all'11a versione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11). In pratica, se gli scienziati fin'ora avevano stabilito di inserire tra le situazioni cliniche anche i problemi di orientamento sessuale, ora il Potere impone di rivedere tutto. Così, uno che si taglia l'organo sessuale e pretende di essere chiamato signora, sarà definito sano per legge. Tra un pò chi si taglierà tutto, lasciando solo un testicolo avrà diritto ad essere chiamato Cojone per deliberazione della Comunità Europea? Alla faccia del rispetto per la scienza, per il libero pensiero, per la ragione e per il buon senso. Ma suppongo che Dario Fo e tanti altri intellettuali dei miei stivali non si scandalizzeranno e continueranno a ripetere la storiella della Chiesa contro Galileo come simbolo del pregiudizio e dell'asservimento della scienza. Complimenti. A proposito, la Comunità ha deciso anche che lesbiche, gay, bisessuali e transgender hanno diritto alla famiglia. La ragione è andata proprio a farsi friggere. Chi glielo spiegherà ai signori superpagati burocrati europei che se loro sono lì è perche qualche bistrattato uomo ha amato una qualche bistrattata donna, i due hanno formato una coppia,  hanno fatto nascere questi figli geni, li hanno allevati e fatti studiare lingue per spedirli a Bruxelles nella speranza che potessero combinare qualcosa di buono? Ma forse è inutile spiegarglielo, la ragione è fuggita dall'Europa.

lunedì 3 ottobre 2011

Come sono democratici questi Democratici

Il Presidente Obama è un uomo di larghe vedute che ad un convegno di una potente associazione di gay e lesbiche ha giustamente affermato: "Ogni americano, gay, bisessuale e transgender, merita di essere uguale davanti alla legge e godere degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini".  E ci mancherebbe pure che avessero più diritti degli altri... Inoltre,  la legge che tutela come unico possibile il matrimonio tra un uomo e una donna per lui è incostituzionale. E su questo si potrebbe discutere, ma il Presidente è così autorevole che persino il buon senso e il diritto naturale vengono messi all'angolo. Quello che però non capiamo è perchè, se Lui (maiuscolo come si conviene ad una divinità) è così liberale, mentre esprime questi alti concetti democratici, a New York settecento dimostranti pacifici che protestano contro i finanzieri di Wall Street che stanno strozzando l'economia vengono fermati dalla polizia, identificati e molti di loro arrestati. Insomma, sotto il regno di Obama  cancellare la famiglia naturale basata sul matrimonio è doveroso, sostenere Chi affama le famiglie muovendo i fili dell'alta finanza è altrettanto doveroso. In un caso e nell'altro opporsi alla volontà dell'Imperatore non è tollerato. 
Santo subito!

Il "Famoso e Bravissimo Cantante"
A casa nostra, mi viene in mente quell'altro bel tipo del filo-radicale Vasco Rossi. Altro democratico e liberale quando si tratta di istruire i giovani con i suoi proclami in difesa delle canne e a favore dell'eutanasia. Ma guai a punzecchiarlo, solo lui ha il diritto di parola. Infatti il sito  satirico Nonciclopedia che ha avuto il torto di prendere per i fondelli il "Famoso e Bravissimo Cantante" è stato denunciato dagli avvocati del "Famoso e Bravissimo Cantante" e alla fine per evitare guai peggiori è stato chiuso. Così il "Famoso e Bravissimo Cantante" è stato vendicato. Vuoi vedere che tutti i malanni su cui ci ha generosamente informato sul suo sito fossero dovuti allo stress di avere qualche oppositore? Ma come sono fragili questi duri rocker.