mercoledì 25 maggio 2011

La depressione, malattia o risorsa?

http://www.swif.uniba.it/lei/personali/pievatolo/platone/navetra.gifA costo di rendermi antipatico o passare per asino devo dire che non ho capito ancora bene cos'è la depressione. Sono vent'anni che faccio lo psicoterapeuta e di depressi ne avrò incontrati forse un paio.  La maggior parte di quelli che si definiscono (o vengono definiti in maniera sbrigativa) depressi, sono persone particolarmente intelligenti e sensibili che cercano di dare un senso alla loro vita e alle loro esperienze e non ci riescono. Questo tipo di persone non sono malate, e non sono da curare come gente che da un momento all'altro sta per buttarsi dalla finestra. Sono uomini e donne da accogliere con stima e apertura mentale, individui a volte fragili, ma che non vogliono arrendersi alla loro fragilità. Che fanno domande importanti e non si accontentano di risposte superficiali.

martedì 24 maggio 2011

Le nuove dipendenze

Il disturbo psicologico più diffuso è probabilmente la dipendenza patologica. Che non riguarda, come molti pensano, solo le droghe. Oltre alla cocaina, all'alcol, alle canne, all'eroina, all'extasy,   ci si può drogare con molte altre cose: si può essere dipendenti da internet, dalla pornografia, dal gioco, dallo shopping... E queste dipendenze hanno delle caratteristiche comportamentali molto simili, se non coincidenti, con quelle da sostanze. Anche gli effetti negativi non sono cosa da poco.
Ma se valutassimo la gravità delle dipendenze solo dagli effetti andremmo fuori strada.
Qualsiasi dipendenza è grave, perchè è sempre sintomo di una malattia profonda della propria libertà.
L'uomo nasce con la possibilità di diventare un essere libero e responsabile delle proprie scelte. La dipendenza stronca questa possibilità, rendendolo schiavo e senza più avere il dominio della propria vita.

Se non si capisce questo non si potrà mai impostare un trattamento serio delle dipendenze e, come capita frequentemente, guarire da una dipendenza per molti vorrà dire solo passare da una all'altra. Purtroppo la buona volontà serve a poco, perchè uno dei primi danni che procura la dipendenza riguarda proprio questa facoltà.
Le dipendenze vanno affrontate con radicalità e determinazione, nella sincerità profonda verso se stessi, e mai da soli.

mercoledì 18 maggio 2011

Scandalo a Genova

Un prete che se la fa con ragazzi di sedici anni, che tira la cocaina e che bestemmia.
Posto che la storia sia vera (e probabilmente lo è, a giudicare dalle reazioni della gente del posto e dalle scarse voci a difesa), e posto che la cosa sia arrivata alle orecchie della curia (e probabilmente è arrivata, considerato che la questione sembra essere piuttosto datata e che nella chiesa le voci girano), le domande legittime sono:
1. Dove stava il responsabile che doveva osservare, valutare, riflettere e decidere quando il futuro Don Riccardo è stato ammesso in seminario, quando è andato avanti nella preparaziome, quando ha preso i primi voti, quando è stato ordinato sacerdote, quando gli è stato dato un incarico in Parroccchia?
2. Dove stava il vescovo quando all'orecchio gli è arrivata qualche vocina sul conto di Don Riccardo?
3. Perchè certi uomini di chiesa continuano con la vecchia abitudine di mettere in silenzio questi casi con la scusa di non turbare le anime, quando invece le anime sono doppiamente scandalizzate da questi episodi e dal silenzio dei pastori? Soprattutto quando un Papa come Benedetto XVI inumerevoli volte ha alzato la voce contro il marciume dentro la Chiesa chiedendo che i responsabili siano denunciati e paghino?

Inutile nasconderlo. Ci sono vescovi, cardinali e preti che si ribellano e si oppongono con il loro comortamento a ciò che il Papa e il Magistero stabiliscomo. Avviene nella vita quotidiana della Chiesa attraverso la creatività liturgica, attraverso la creatività dell'insegnamento, attraverso la creatività della morale. Avviene quando chi ha responsabilità si gira dall'altra parte e tollera situazioni gravissime.
La Chiesa, da sempre guardata come modello di buona organizzazione  e buon funzionamento, ora - per colpa di alcuni che sono venuti meno al loro dovere e di altri che non hanno vigilato - è diventata un modello di disubbidienza, carrierismo, vigliaccheria, disordine e immoralità. E chi la paga sono i tanti che in silenzio, tra nille incomprensioni, lontano dai riflettori, fanno il loro dovere e lavorano per il bene di tutti.

mercoledì 11 maggio 2011

Spazzature

Grande Fratello, Isola dei famosi, Quarto grado, il palinsesto del pomeriggio. La spazzatura riempie la televisione. Non si potrebbe mandare in tv l'esercito, come a Napoli? Non sarebbero pochi i programmi a meritare l'inceneritore.

domenica 8 maggio 2011

Un restyling va sempre bene

Una bella riverniciata era proprio quello che ci voleva. E' primavera e bisognava svecchiarsi. Il sito dello studio www.psykenet.it mostrava qualche ruga e allora lo abbiamo rimesso in sesto. Una grafica più moderna e accattivante, maggiore sintesi e facilità di navigazione, un bel form nuovo di zecca per chiedere informazioni e interagire con noi, materiale interessante da scaricare.
Una vetrina elegante per uno Studio che a Montesacro è sempre più un punto di riferimento per la psicoterapia.

Ma le nostre passioni più profonde, le nostre idee più controcorrente, la nostra indignazione, passano sempre da questo blog, E allora una bella sistemata aanche a Spennate Vive. Sempre più Vive, sempre più Spennate...

martedì 3 maggio 2011

Mitragliati i diritti umani

Primo: tutto quello che sappiamo di Bin Laden lo sappiamo perchè così ci è stato trasmesso dai servizi segreti americani, quindi è una lettura delle cose di parte, più per fini di propaganda che per amore della storia e della verità.
Secondo: Il messaggio che in questi giorni di orgasmo televisivo sta passando, è che i nemici dell'occidente verrannno annientati se non si arrenderanno. Ma quello che vogliono spacciare per occidente, parola nobile che sta ad indicare l'Europa con le sue radici cristiane e la sua cultura, in realtà è l'impero anglo americano, dalle radici protestanti e la cultura bancaria. Lo scippo della parola occidente è avvenuto lentamente sotto i nostri occhi, e ora noi ci troviamo alleati ad un sistema culturale che non ci appartiene e ci tiene sotto scacco economico/militare, un sistema che con i suoi bombardamenti (apparentemente) demenziali in Libia ha spezzato un legame politico diplomatico che l'Italia avevava e che ad altri stati dello pseudo occidente dava fastidio. Con la cialtronesca complicità dei nostri governanti di destra e disinistra.
Terzo.  Posto che Bin Laden non fosse già morto da tempo, posto che non sia stato un altro corpo ad essere mitragliato, posto che quello che abbiamo visto scivolare in mare fosse proprio il suo cadavere, posta tutta un'altra serie di dogmi a cui dobbiamo credere per fede nell'amministrazione americana, l'assassinio di Bin Laden è una violazione dei diritti umani, secondo i quali chiunque ha diritto ad un processo pubblico e ad avere la possibilità di difendersi. Vedere i difensori della libertà ballare intorno un nemico ucciso è disgustoso. L'abbronzato e oliato ministro degli esteri Frattini che strilla: "Ha vinto il bene!" è uno spettacolo ripugnante. I nemici uccisi, sempre che siano nemici, sempre che siano uccisi e non assassinati, sempre che lo siano stati per ragioni giuste non di potere, meritano comunque onore, rispetto e silenzio. Altro che bene, è l'epoca dei barbari.