Nello Zohar (I,25a), testo del Talmud, si legge: "I Popoli della Terra sono idolatri, e su di loro è stato scritto: Che siano spazzati via dalla faccia della terra...".
In fondo, attaccando un convoglio di navi che portavano aiuti ai palestinesi che stanno morendo di fame, gli ebrei hanno solo seguito la loro legge. Uccidendo e ferendo decine di volontari che arrivavano da tutto il mondo per un'opera di pace e misericordia i figli di Gerusalemme hanno solo compiuto il loro dovere. I palestinesi hanno da morire. L'occidente, ancora troppo impregnato di cultura cristiana, è un ostacolo di cui ci si libera facilmente a cannonate. Qual'è il problema? Chi ha il secondo o terzo arsenale atomico e si oppone a qualsiasi trattato di non profilerazione nucleare si sente in diritto di qualsiasi genocidio. Tutti inferiori, tutti da calpestare.
lunedì 31 maggio 2010
Leggi speciali?
Un omosessuale è stato brutalmente aggredito a Roma da una banda di delinquenti. Vergognoso episodio. Ma che non giustifica la richiesta di leggi speciali contro l'omofobia (sull'ambiguo concetto di omofobia vedi il mio articolo). Perchè pestaggi e violenze ce ne sono tutti i giorni, in tutte le città italiane e ne fanno le spese tutte le categorie di persone, non solo gli omosessuali. Sono picchiate e aggredite le donne, sono pestati e derubati gli adolescenti, sono inseguiti e malmenati i tifosi di una o l'altra squadra. Sono fatti segno di intolleranza e aggressioni i preti, i vigili urbani, i farmacisti e le insegnanti. Perchè dovremmo fare una legge speciale per gli omosessuali? Se gli omosessuali si sentono normali perchè vogliono una norma tutta per loro? Io penso che le persone con orientamento omosessuale siano uguali a tutti gli altri cittadini di fronte alla legge. Nei diritti e nei doveri. Senza privilegi - tanto meno privilegi legati a gusti sessuali. Il primo razzismo lo si fa identificando gli omosessuali come categoria speciale. La persona con orrientamento omosessuale sia tutelata come qualsiasi altra persona, perchè è un cittadino, senz'altre etichette.
domenica 23 maggio 2010
A distanza di qualche mese si ragiona meglio...
...Così, approfittando di questo fine settimana mi sono visto con calma Avatar. Niente da dire sugli effetti speciali, che ci sono, sono belli, e sono ovviamente il punto di forza del film. D'altronde la tecnologia va avanti e anche il cinema ne beneficia. La cosa che però più salta all'occhio è che tutto il baraccone degli effetti super speciali sia messo a servizio per farne un potente inno al neo-paganesimo e al culto della dea madre.
Pandora è un giardino incantato in cui tutti sono connessi con tutti, in un trionfo di eco-buonismo in cui l'uomo è solo il demoniaco distruttore. In Pandora regna sovrano un essere femminile che è sia l'insieme dei viventi, che la regina che ascolta le preghiere fatte sotto alberi speciali, catalizzatori delle varie connessioni. Questo culto, che riprende quello antico neo pagano di Gea - la madre terra - oggi tornato molto di moda, è evidente nel film, con quelle danze ipnotico-sciamaniche ondeggianti che spingono alla perdita dell'identità personale per sciogliersi in uno stato indifferenziato, in cui non ci sono più io o tu, ma solo "il tutto sacro". Ulteriore elemento che sostiene questa ipotesi del culto della dea madre è fornito dall'analisi dei personaggi. Quelli femminili sono tutti buoni e solidali, sia nel popolo dei Nav'ì che tra gli umani. I personaggi maschili o sono carogne, o diventano buoni solo sottomettendosi al potere delle donne-sciamano. Avatar, è proprio un film a 3D: Donne, Donne e ancora Donne.
Pandora è un giardino incantato in cui tutti sono connessi con tutti, in un trionfo di eco-buonismo in cui l'uomo è solo il demoniaco distruttore. In Pandora regna sovrano un essere femminile che è sia l'insieme dei viventi, che la regina che ascolta le preghiere fatte sotto alberi speciali, catalizzatori delle varie connessioni. Questo culto, che riprende quello antico neo pagano di Gea - la madre terra - oggi tornato molto di moda, è evidente nel film, con quelle danze ipnotico-sciamaniche ondeggianti che spingono alla perdita dell'identità personale per sciogliersi in uno stato indifferenziato, in cui non ci sono più io o tu, ma solo "il tutto sacro". Ulteriore elemento che sostiene questa ipotesi del culto della dea madre è fornito dall'analisi dei personaggi. Quelli femminili sono tutti buoni e solidali, sia nel popolo dei Nav'ì che tra gli umani. I personaggi maschili o sono carogne, o diventano buoni solo sottomettendosi al potere delle donne-sciamano. Avatar, è proprio un film a 3D: Donne, Donne e ancora Donne.
mercoledì 12 maggio 2010
Pannella, ultima ora
Dunque, cosa dice il buon Giacinto Pannella, intervistato su un giornale di gossip? 1) Che è arrivato a 80 anni; 2) che ha ricevuto tanti biglietti d'auguri (dai presidenti delle camere a tante autorità, fino a Platinette); 3) che ringrazia il caso piuttosto che Dio; 4) che non aveva capito quanto Pasolini lo amasse; 5) che ha avuto diversi uomini e diverse donne - a cominciare dalle medie quando baciava tutte perchè era grande e grosso; 6) che la compagna al pari di lui ha avuto altre storie ma nessuno dei due è geloso; 7) che fin da piccolo faceva domande che piacevano(secondo quello che diceva il prof. Righetti); 8) che non ha mai avuto voglia di fare figli; 9) varie ed eventuali.
Il punto 10) lo metto io:
Caro Giacinto, quando ero poco più che bambino ti ho incrociato in un mercato all'aperto a Sabaudia. In effetti incutevi un certo timore, grande e grosso com'eri. Per fortuna tu non mi hai nemmeno guardato. Ora, che sei sul viale del tramonto, con il petto stracolmo di medaglie al valore, campione della libertà di sfasciare famiglie e di promuovere leggi a favore della morte, ti guardo (anche se solo in foto) negli occhi. Dal mercato del pesce di Sabaudia sei passato al mercato dei feti abortiti. Sarà suggestione, ma certe cose ce l'hai scritte in faccia.
Il punto 10) lo metto io:
Caro Giacinto, quando ero poco più che bambino ti ho incrociato in un mercato all'aperto a Sabaudia. In effetti incutevi un certo timore, grande e grosso com'eri. Per fortuna tu non mi hai nemmeno guardato. Ora, che sei sul viale del tramonto, con il petto stracolmo di medaglie al valore, campione della libertà di sfasciare famiglie e di promuovere leggi a favore della morte, ti guardo (anche se solo in foto) negli occhi. Dal mercato del pesce di Sabaudia sei passato al mercato dei feti abortiti. Sarà suggestione, ma certe cose ce l'hai scritte in faccia.
mercoledì 5 maggio 2010
Saloni
A Milano fra qualche giorno si terrà il salone del divorzio, una specie di fiera dove ci saranno consulenti, avvocati, psicologi, pasticcieri, investigatori... tutti a disposizione non tanto per alleviare la tristezza delle persone che stanno divorziando o risolvere i problemi connessi, ma per mostrare l'aspetto costruttivo e rinnovativo di un sano divorzio fatto a regola d'arte. Hanno pensato a tutto. Non mancherà l'angolo in cui disfarsi dei regali dell'ex marito, o i consigli del sarto per avere un nuovo look d'acchiappo. In effetti vale la pena fidanzarsi, sposarsi, assumersi le responsabilità di una vita coniugale, mettere al mondo dei figli, se dopo qualche anno di impegno uno può gustarsi tutti quei bei consulenti - sorridenti - che per pochi migliaia di euro ti garantiscono una festa di divorzio all'americana e una nuova forma fisica per fare nuovi incontri e ricominciare la giostra tutto da capo. Finchè morte non ti separi. Dai consulenti.
A proposito di morte, e perchè non organizzare anche un bel salone dell'uxoricidio? Per chi non si accontenta di divorziare, ma preferisce direttamente metterci una pietra sopra. Ci potrebbero essere anche qui tanti esperti: il killer, il tecnico dei veleni, l'impresario delle pompe funebri, il pasticciere per una bella torta funeraria. Si, mi piace. Aggiungiamoci anche un corso di tiro a segno in tre lezioni e l'arte di arredare la cella. Magari con una bella lista di regali appositamente predisposta. E un addetto stampa che istruirà i giornalisti a non dipingere l'omicidio come un dramma. Se qualcuno avrà qualche senso di colpa nell'aver fatto fuori la moglie, lo rassicureranno con la notizia che è stata dimostrata l'esistenza della reincarnazione. Una seria puntata di Voyager non la si nega a nessuno.
A proposito di morte, e perchè non organizzare anche un bel salone dell'uxoricidio? Per chi non si accontenta di divorziare, ma preferisce direttamente metterci una pietra sopra. Ci potrebbero essere anche qui tanti esperti: il killer, il tecnico dei veleni, l'impresario delle pompe funebri, il pasticciere per una bella torta funeraria. Si, mi piace. Aggiungiamoci anche un corso di tiro a segno in tre lezioni e l'arte di arredare la cella. Magari con una bella lista di regali appositamente predisposta. E un addetto stampa che istruirà i giornalisti a non dipingere l'omicidio come un dramma. Se qualcuno avrà qualche senso di colpa nell'aver fatto fuori la moglie, lo rassicureranno con la notizia che è stata dimostrata l'esistenza della reincarnazione. Una seria puntata di Voyager non la si nega a nessuno.
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