mercoledì 21 novembre 2007
Che novità, uomo e donna sono diversi!
Apprendiamo con piacere che l'uomo e la donna sono diversi. Al di là dell'ironia, ogni ricerca che fa luce in questo campo è sempre la benvenuta. In particolare, il professor Jiongjiong Wang dell'Università della Pennsylvania ci informa delle sue ricerche sulla risposta allo stress nei maschi e nelle femmine. I suoi studi hanno mostrato con chiarezza che di fronte a situazioni di stress, il cervello maschile risponde "accendendo" alcuni centri del ragionamento che servono a capire la situazione, fronteggiarla e trovare eventuali soluzioni. Diversamente, di fronte allo stress le donne hanno una reazione più emotiva, meno pensata e che trascina i suoi effetti più a lungo nel tempo. Questo spiegherebbe, ad esempio, perchè nella popolazione femminile sono più diffusi alcuni tipi di problemi psicologici conseguenti a eventi stressanti. Questa ricerca confermerebbe ciò che è sempre stato patrimonio del buon senso, ovvero che la donna trovi la sua ricchezza in una maggiore capacità affettiva ed emotiva, a cui è in grado di attingere per arricchire la rete delle sue relazioni, e che l'uomo abbia il suo punto di forza in una maggiore capacità di analisi anche sotto pressione. La diversità di risposta tra maschi e femmine è la base della coppia, nella complementarietà della quale ognuno dei due apporta il suo contributo prezioso ed insostituibile.
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1 commento:
Mi spiace dissentire. Io sono donna ma - sarà una mia particolarissima mutazione genetica? - non cedo fatalmente ad una supposta emotività connaturata ai miei ormoni (quelli che una volta si chiamavano "umori"). Né sono meno lucida o pronta di un uomo nel decidere - razionalmente, valutando i pro e i contro - una questione.
Le differenze nell'approccio credo dipendano da una miriade di fattori, non solo dall'appartenenza al genere maschile piuttosto che a quello femminile. Dal mio - modestissimo - punto di vista, "relegare" le donne alla categoria secondaria della tenerezza, delle coccoline, dell'affettività, lasciando ai maschietti il ben più prestigioso pensiero logico e razionale è una forma di razzismo non troppo dissimile da quello che, non più tardi di 50-60 anni fa, innalzava i bianchi all'università e alle carriere prestigiose e ben pagate, relegando i neri al lavoro duro e ai posti in fondo ai bus....
In altre parole: essere donna (cromosoma XX, sottoposta sì ai cicli mestruali ma pure detentrice d'un validissimo encefalo umano!!!) non significa necessariamente essere una creaturina deliziosamente dolce e stupida, incapace di ragionare, inventare e progettare! Altrimenti dovremmo dedurne che Rita Levi Montalcini, Margareth Tatcher, Condoleeza Rice, Maria Montessori, Ségolene Royal, Hillary Clinton, Simone de Beauvoir, Margherita Hack e tante altre sono rapppresentanti di un "terzo sesso" (donne con cervello d'uomo?)
Con simpatia, Juliette.
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