mercoledì 1 novembre 2006

Santi o pazzi?

Oggi si celebra la festa dedicata a tutti i santi. Strana gente, i santi, dal punto di vista psicologico voglio dire. Sono persone normalissime che fanno scelte anormali. Normalissime perchè chi incontra un santo non vede un marziano con l'aureola sulla testa, vede una mamma, o un impiegato, o un contadino, o un intellettuale, insomma vede una persona come ce ne sono tante. Che si confonde tra tante altre, senza dare nell'occhio o suscitare una grande impressione. Eppure i santi vivono in un modo che a noi crea scandalo e imbarazzo. E' gente che ha una scala di valori diversa dalla nostra, che dà poca importanza a ciò che per noi è vitale e sarebbe pronta a dare la vita (e tante volte la dà) per cose che noi talvolta trascuriamo completamente. I santi sono persone che non amano la sofferenza e se stanno male vanno dal dottore anche loro, ma allo stesso tempo ringraziano Dio per la sofferenza che devono patire e la offrono in riparazione dei nostri peccati. E sanza nemmeno avvertirci. I santi pur facendo una vita normale nel mondo sarebbero pronti a rinunciare a tutto il mondo in nome di Dio, perchè per loro l'amore di Dio ha una forza di richiamo così forte che nulla potrebbe distrarli dall'inseguirlo. I santi non appartengono ad una sola delle categorie in cui noi dividiamo la gente: poveri, ricchi, colti, ignoranti, occidentali, orientali, giovani, vecchi. Ci sono santi di tutte le specie e di tutte le appartenenze, l'unica cosa che li unisce è la spasmodica, violenta, imbarazzante aspirazione a fare la volontà di Dio, talvolta fregandosene completamente di quella che è la volontà dell'uomo. Epppure, allo stesso tempo, i santi amano l'uomo, lo servono, si spezzano per farsi nutrimento di chi ha fame. Strana gente, i santi, pronti a lasciare casa, amici, professione, onori, famiglia per una promessa di felicità. Eppure questa promessa continua ad essere presa molto sul serio, se - come ci ricordano le ultime statistiche - solo negli ultimi due anni sono aumentate di trecento unità le ragazze che hanno chiesto di entrare in convento come monache di clausura. Strana gente i santi, chiacchierano poco, hanno un pessimo carattere, ma quando ti sorridono ti fanno intuire quanto deve essere bello il Cielo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io direi che la maggior parte di loro fanno parte della categoria pazzi, basta ad esempio pensare a san francesco che parlava con gli uccelli se fosse successo ai giorni nostri sarebbe gia rinchiuso in qualche manicomio, per non parlare di Rita da Cascia una pazza da legare. Pensa che le uccisero il marito e rimase con due figli già grandicelli. Che ti fa sta cretina? Quanto scopre che i due figli stanno tramando un piano per vendicarsi della morte del padre. Prega dio che le faccia morire i due figli così che non possano commettere peccato vendicando la morte del padre. E la cosa più assurda è che il signor dio la accontenta!
per non parlare di tanti altri la lista sarebbe davvero lunga.