giovedì 23 febbraio 2017

Autopsia

Più viviamo in un mondo ordinato, più siamo in grado di prevedere le conseguenze delle nostre scelte. La prevedibilità è una delle condizioni più importanti di una società psicologicamente sana. Non per niente, se collochiamo per lungo tempo una persona in una realtà dove le conseguenze dei suoi comportamenti sono sempre variabili e incerte, la sottoponiamo ad una condizione di estremo disagio che può portare alla pazzia o comunque ad un grave disturbo mentale.
Gli esseri umani sono predisposti per vivere bene in situazioni regolate dal principio di causalità, in cui cioè 

determinate cause producono per lo più i medesimi effetti, con una certa stabilità, in cui le anomalie sono perciò "eccezioni che confermano la regola". 
Un mondo in cui ogni regola è messa in discussione, anche in maniera capziosa  e provocatoria, in cui qualsiasi struttura sociale non è mai definita e definitiva, in cui azioni buone possono essere punite e azioni cattive possono ricevere premi, in cui non si riconosce a niente e nessuno l'autorità di dipanare situazioni dubbie, quello è un mondo che sta per finire, perchè produce follia e rabbia autodistruttiva.

Da questa fine vengono salvaguardate solo quelle piccole realtà sociali che hanno saputo coltivare al loro interno un sistema ordinato e prevedibile, capace di trattenere ciò che è valido e di respingere tutto il resto. Un esempio di tutto questo è il crollo dell'Impero Romano, dal quale si sono salvate solo piccole comunità monastiche che hanno dato vita al nuovo splendido occidente medievale. La società attuale, a giudizio di molti e alla luce di quanto detto sopra, sta ripercorrendo gli stessi passi verso il suo disfacimento. Probabilmente sparute comunità, di carattere soprattutto familiare e interfamiliare, saranno quelle che traghetteranno la società ad una nuova stabilità.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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