mercoledì 13 marzo 2013

Amore libero, ma dove?

Noto con curiosità che molti di quelli che si ritengono liberi e indipendenti nei loro sentimenti, quelli che non si vogliono impegnare con legami definitivi, quelli che intendono la coppia come due persone che stanno insieme senza giurarsi amore eterno, insomma quelli lì, non è che ce la raccontano proprio giusta...
Infatti proprio da loro, da cui uno si aspetterebbe un atteggiamento libero e disinvolto, sono i primi a pretendere dall'altro uno stile conformista e "all'antica". Proprio da queste persone ho visto scenate di gelosia da levare la pelle, ho sentito chiedere di fare un figlio come prova di serietà nel rapporto, ho ascoltato racconti di aspettative deluse. 
Ma come? Non vuoi legarti e poi chiedi  alla coppia di assumere comportamenti da matrimonio ottocentesco, pretendi la libertà e poi vai a frugare nel telefonino del tuo partner. Un pò di coerenza, per favore. Se ti va di divertirti, dillo chiaramente, dì all'altro che domani mattina ognuno dovrà andarsene per la propria strada. Se la famiglia ti fa schifo, dichiara apertamente che un figlio lo comprerai a cinquant'anni per avere una compagnia da vecchio. Se pensi che ogni lasciata è persa, abbi il coraggio di dire che per te la donna è solo un oggetto. Metti in comunicazione l'emisfero destro col sinistro, e tutto il cervello con il cuore. Una persona che vuole stare in buona salute psicologica deve innanzitutto avere una sua coerenza interna, o quanto meno deve cercarla meglio che può. Se vuoi essere moderno, non giocare al vecchio borghese, ma se in fondo al cuore desideri l'amore eterno allora comincia ad essere più sincero.

«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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