sabato 19 marzo 2011

Il Crocifisso non fa male, meglio tardi che mai

La Corte  europea dei diritti dell'uomo ha rovesciato la sentenza di primo grado. L'Italia non ha violato il diritto di libertà di educazione esponendo nelle aule scolastiche il Crocifisso. Che strano, c'eravamo quasi convinti che tuti i nostri problemi, lo stress, l'esaurimento, le separazioni, la droga e anche le emorroidi, fossero tutte conseguenze del trauma: l'aver passato molti anni della nostra vita  in classi scolastiche macchiate dal turpe segno della croce. Invece no, non era così. Il Crocifisso era innocente, per i nostri problemi dobbiamo trovare altre piegazioni. Mi dispiace per Margherita Hack, Odifreddi e gli altri compagnucci del club degli agnostici, ateisti, mangiapreti e varie ed eventuali. Erano così sicuri di aver trovato la causa di tutti i mali in quel corpo trafitto. L'Europa prima li aveva illusi, e poi - come un maremoto giapponese - ha fatto vacillare i loro sogni. Chissà se anche il loro nocciolo di incredulità lentamente fonderà...

1 commento:

Unknown ha detto...

Non mi sembra però che stampa e media abbiano dato a questa notizia pari visibiltà di quella data alla sentenza di primo grado!