mercoledì 16 febbraio 2011

Rispetto per le donne (ma solo quelle grandi)

Aricomincia Sanremo, e tanto per solleticare l'interesse e dare una spinta all'Audience che ti fanno? Appare sul palco la solita Clerici con la solita bambina bellina dagli occhioni grandi (che per di più è sua figlia). L'Antonella racconta alla figlia (ma naturalmente non a noi spettatori innocenti che stiamo aspettando di sentire qualche canzoncina) la storiella strappalacrime di quanto è stata donna felice quando è diventata mamma, di quanto lei (la piccola) è la principessa di mamma, di quanto lei (la mamma) era emozionata mentre lei (la piccola) stava nel suo (della mamma) pancino, ecc. ecc. Applausi, lacrime, fiori, alla faccia delle donne che non sono mamme o di quelle che pur essendolo non hanno il cachet milionario della Clerici a disposizione per 3, 4 figli da tirare su. Quella povera piccola usata per il suo bel faccino solo per aumentare gli ascolti. Due giorni prima un milione di donne era sceso in piazza per reclamare rispetto per la donna, ma nessuno protesta per quest'uso ai confini della morbosità dei bambini in tv. Si strappano le vesti per una Ruby che a diciassette anni e diversi mesi, con un corpo da donna, una faccia da stravissuta e un comportamento da esperta del settore va a letto con un potente probabilmente non per amore e nessuno contesta quest'uso strumentale dei bambini innocenti ed indifesi. La Clerici ha una certa esperienza in campo (vedi post precedente), ma adesso non deve andare a cercare fuori, bambini pronti all'uso ce l'ha in casa.

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