martedì 22 febbraio 2011

"Mare Monstrum"

La nave scuola Amerigo Vespucci
Una volta il Mediterraneo era il "Mare Nostrum", il nostro mare degli antichi romani. Oggi si sta trasformando in un mare dove stanno tornando a regnare i mostri dell'odio e della divisione. In molti paesi che vi si affacciano si è accesa la rivolta. Naturalmente non voglio analizzare quanto sta accadendo in Egitto, Libia, Tunisia, Algeria,ecc., perchè non ne ho la competenza. So però che a pochi chilometri dall'talia il mondo brucia. E so che anche nella nostra nazione non mancano gli incendiari. Basta vedere quante polemiche ha sollevato l'istituzione della festa del 17 marzo. Ancora a polemizzare sul risorgimento e sulla storia riscritta. Lo sanno pure i sassi che il risorgimento è stato ben diverso dalle versioni politicamente corrette che ci propinano. E' stato un movimento di pochi, di gruppi di potere, di logge massoniche, di influenze straniere. E' stato fatto con funzione anticlericale e perseguendo nuovi equilibri internazionali. Non è una novità. Ma l'Italia esisteva, comunque, anche prima, come lingua, religione, cultura, senso di appartenenza. Non sarà stato il risorgimento a darci una patria, nè saranno le polemiche sul risorgimento a togliercela. Credo che un sano senso d'identità, di fierezza e orgoglio nazionale non facciano male a nessuno, anzi. Forse se ci ricordassimo di più del "Mare Nostrum" ci sentiremmo un pò più patrioti e non soltanto quando gioca la nazionale.

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