martedì 27 giugno 2006

Buttarsi nella mischia

Stavo parlando con una mia paziente di un atteggiamento - suo, ma anche di molti - quello di raccontarsi la vita invece di viverla. E' l'atteggiamento di chi fa lo spettatore della proprie emozioni, dei propri comportamenti, dei propri pensieri invece di esserne protagonista. Lei, la mia paziente, mi racconta in modo acuto e intelligente le sue esperienze quotidiane, le commenta, le analizza, ma sempre in modo distaccato, da fuori. E questo è il motivo per cui fin'ora ha fatto pochi progressi. Quello che le manca è parlare di meno e agire di più, salire sul palco e interpretare la vita piuttosto che stare in platea ad osservarsi. La sua paura è che, se dovesse cominciare ad agire con tutta se stessa - immergendosi completamente nella vita - potrebbe sbagliare e la responsabilità dell'errore sarebbe insopportabile per lei. Così, fino a questo momento ha preferito vivacchiare stentatamente, piena di rimpianti, piuttosto che confrontarsi con la realtà e assumersi il rischio di scelte totali e forti. La tentazione di sfuggire la realtà è per tutti (e le vie di fuga sono innumerevoli!), ma tutti siamo invece chiamati a confrontarci ogni giorno con essa, accettandone sfide e impegni.

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