La dipendenza affettiva rappresenta uno degli ostacoli maggiori alla felicità di coppia.
In cosa consiste? Nell'impossibilità di star bene con se stessi e aver bisogno per il proprio equilibrio psicoaffettivo di un legame assoluto con un partner. Essendo questo legame una necessità irrinunciabile, si crea una vera e propria forma di dipendenza. E allora non basta stare insieme con una persona, ma ci si appiccica, si sovrappongono gli spazi, si vive quasi l'uno la vita dell'altra, si respira lo stesso ossigeno. E si assiste a comportamenti eccessivi, telefonate continue o scambi di messaggi ogni pochi minuti, crisi di gelosia e sospetto, si parla solo di lui/lei, si pensa a cosa starà facendo in quel momento, ecc. ecc.
Il solo pensiero di stare lontano dalla persona con cui si è creato il legame terrorizza, se lui o lei è lontano non si riesce a godere la vita, si è quasi bloccati.
Qualcuno potrebbe pensare che in fondo non sembra male, potrebbe quasi essere il ritratto di due amanti appassionati. Invece no, è proprio un problema grosso. L'amore vero, quello che fa bene e nutre l'anima e il corpo, ha una caratteristica di base irrinunciabile: crea libertà. Pur stando insieme e volendosi bene, i due arricchiscono la loro personalità, maturano, si evolvono, quindi diventano più liberi. E continuano ad amarsi ogni giorno di più, ogni giorno più liberi. Questo perchè l'amore è fare il bene dell'altro, non cercare nell'altro la cura per la propria incapacità di essere una persona autonoma. La dipendenza affettiva può anche stabilirsi tra genitore e figlio, e la negatività è la stessa. Insomma, solo chi sa stare bene da solo può stabilire dei rapporti soddisfacenti e duraturi con l'altro.