Sono contento di informarvi che l'Associazione Kriterion martedì 11 ottobre inizierà un percorso per bambini di scuola materna per l'avviamento alla scolarizzazione e la prevenzione dei disturbi dell'apprendimento. La sede è presso Scuola Attiva, in Via col di Rezia, 3 e a condurre questa preziosa iniziativa sono una logopedista e una neuropsiconotricista molto brave e appassinate del loro lavoro.
Chi fosse interessato o conoscesse qualcuno potenzialmente interessato è pregato di fare presto perchè i posti sono pochi.
Ricordo infatti che negli ultimi anni c'è stato un aumento esponenziale di casi di disturbi d'apprendimento, che vengono alla luce soprattutto tra la prima e la seconda elementare. Poterli prevenire prima che si manifestino è una grande opportunità per i bambini e le loro famiglie. Sul sito dell'Associazione tutti i contatti.
domenica 25 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
La società dei perfetti depressi
Svezia, un consigliere comunale pugliese in vacanza dà uno schiaffo al figlio e finisce tre giorni in prigione.
In Svezia si è molto tolleranti, anche il minimo gesto aggressivo verso un figlio viene sanzionato. La Svezia è un paese all'avanguardia, dove tutto funziona bene, i servizi sono efficienti e i cittadini hanno uno dei maggiori livelli di soddisfazione. La Svezia è uno dei paesi col numero più alto di suicidi.
In Giappone l'educazione dei ragazzi invece è estramamente rigida, ci sono ancora punizioni corporali, si pretende la perfezione. Anche lì troviamo un paese all'avanguardia. Tutto funziona bene, i servizi sono efficienti e i cittadini hanno pure dei livelli di soddisfazione alti. Il Giappone è un paese record per numero di suicidi.
C'è qualcosa che non torna. In Svezia e in Giappone ci sono sistemi educativi molto diversi, eppure sono paesi in cui decine di migliaia di cittadini, ogni anno, decidono di ammazzarsi. Forse, allora, il problema non è schiaffo sì, schiaffo no, il problema è diverso.
Svezia e Giappone hanno concezioni educative agli antipodi, ma entrambe cercano la perfezione. Non importa tanto l'idea che gli uni e gli altri hanno della perfezione la malattia sta nella ossessiva ricerca della società umana ideale.
Statistiche hanno dimostrato che nei paesi dove è maggiore il livello di soddisfazione dei cittadini e l'organizzazione sociale è curata in maniera particolare, proprio là il numero di suicidi è maggiore.
Verrebbe da dire, viva la vita reale, imperfetta, un pò cialtrona e magari irritante, ma tanto felice. Certamente no al disordine, ma anche no alla pefezione. Soprattutto no all'uomo che si crede un semidio e si costringe all'infinita corsa verso l'autosuperamento dei propri limiti. Sono gli idealisti i peggiori nemici dell'uomo.
In Svezia si è molto tolleranti, anche il minimo gesto aggressivo verso un figlio viene sanzionato. La Svezia è un paese all'avanguardia, dove tutto funziona bene, i servizi sono efficienti e i cittadini hanno uno dei maggiori livelli di soddisfazione. La Svezia è uno dei paesi col numero più alto di suicidi.
In Giappone l'educazione dei ragazzi invece è estramamente rigida, ci sono ancora punizioni corporali, si pretende la perfezione. Anche lì troviamo un paese all'avanguardia. Tutto funziona bene, i servizi sono efficienti e i cittadini hanno pure dei livelli di soddisfazione alti. Il Giappone è un paese record per numero di suicidi.
C'è qualcosa che non torna. In Svezia e in Giappone ci sono sistemi educativi molto diversi, eppure sono paesi in cui decine di migliaia di cittadini, ogni anno, decidono di ammazzarsi. Forse, allora, il problema non è schiaffo sì, schiaffo no, il problema è diverso.
Svezia e Giappone hanno concezioni educative agli antipodi, ma entrambe cercano la perfezione. Non importa tanto l'idea che gli uni e gli altri hanno della perfezione la malattia sta nella ossessiva ricerca della società umana ideale.
Statistiche hanno dimostrato che nei paesi dove è maggiore il livello di soddisfazione dei cittadini e l'organizzazione sociale è curata in maniera particolare, proprio là il numero di suicidi è maggiore.
Verrebbe da dire, viva la vita reale, imperfetta, un pò cialtrona e magari irritante, ma tanto felice. Certamente no al disordine, ma anche no alla pefezione. Soprattutto no all'uomo che si crede un semidio e si costringe all'infinita corsa verso l'autosuperamento dei propri limiti. Sono gli idealisti i peggiori nemici dell'uomo.
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