La cosa interessante è che qualcuno pensa che la notizia di questa estate sia la crisi economica.
Già in passato ne abbiamo parlato, ma la cronaca ci riporta su questo tema ogni volta in maniera più brutale . In fondo la cosa è semplice. L'essere umano ha nelle sue profondità qualcosa che lo marchia profondamente, qualcosa che l'orienta verso il male, l'egoismo e la malvagità. Chi osserva con onestà la realtà umana non può che confermarlo. Da dove origina questo male e come spiegarlo è un dilemma che assilla da secoli i pensatori. Ma è un fatto. I fatti si può tentare di spiegarli, ma non si possono negare.
Questo orientamento al male non si può eliminare dal cuore dell'uomo, però si può controllare. L'utopia di Rousseau è superata da un pezzo, così come gli ideali illuministi, come tutte le altre ideologie che si basavano su una fiducia nelle naturali capacita umane. L'uomo non è naturalmente buono, la sua sola ragione anche se è in grado di intravedere la verità, non riesce ad agire in conformità con essa. Deve entrare in gioco il fattore educazione. L'uomo va educato a distinguere tra bene e male e poi a scegliere il bene. Non c'è altra educazione se non questa.
A questo punto non si può tornare indietro. Bisogna lavorare sulla parte ancora sana della società, aiutarla a restare salda e anzi ad aumentare ancora di più la consapevolezza di agire nel giusto. Bisogna creare nuovi maestri. Bisogna soprattutto investire sulla famiglia perchè ritorni ad essere consapevole e fiera del proprio ruolo educativo.