mercoledì 14 dicembre 2016

Una finestra piena di possibilità


La finestra di Johari è uno schema alquanto interessante, si tratta di una griglia a doppia entrata creata da Luft e Ingham nel'55.  E' usata in parecchi ambiti, dall'analisi della comunicazione nei gruppi, ad applicazioni artistiche. Personalmente trovo utile usarla in psicoterapia per far comprendere ai pazienti certe dinamiche di cambiamento. Nello schema illustrato qua sotto osserviamo la finestra.

Riguarda essenzialmente la conoscenza che noi e gli altri abbiamo o non abbiamo di aspetti che ci riguardano. Si vengno a creare quattro aree: Pubblico (Ciò che noi sappiamo di noi stessi e condividiamo con gli altri); Privato (ciò che noi sappiamo di noi stessi, ma che non condividiamo); Cieco ( Ciò che io non vedo di me stesso, ma gli altri invece vedono); Inconoscio (Ciò che di noi stessi ignoriamo e anche gli altri ignorano).

La finestra ci aiuta a verificare l'esistenza nella nostra vita di aspetti di cui noi siamo consci e che possiamo gestire secondo i vari contesti e necessità, ma anche di "zone oscure" di cui gli altri possono essere a conoscenza o meno, ma che comunque influenzano i giudizi e le decisioni che prendiamo.
Una psicoterapia efficace deve portare una persona da uno stato di prevalenza dei due quadri inferiori: "Io non so" ad una scoperta del settore superiore caratterizzato da una crecente consapevolezza e responsabilità: "Io so". In pratica, un percorso di ampliamento dello spazio di libertà personale, perchè maggiore è la conoscenza che abbiamo delle nostre dinamiche intrapsichiche e maggiore è la possibilità di esercitare la nostra capacità di scegliere.


«In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (George Orwell)

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